La BCE ha emesso la sua scontata sentenza. Tassi fermi fino a data da definirsi con inflazione che sta convergendo verso l’obiettivo del 2% e una ripresa ancora troppo timida a causa di una politica monetaria restrittiva. Lagarde ha espresso un timido ottimismo verso quella che rimane l’unica missione della BCE dalla sua nascita. Ovvero riportare i prezzi al consumo dentro un sentiero sostenibile e nell’intorno del 2%.
Se non fosse per la FED che, resasi conto che l’inflazione ha smesso di scendere e che il mercato del lavoro, (come l’economia) rimane troppo frizzante, ha deciso di rinviare ogni decisione all’estate smontando un po' di quell’ottimismo che aveva permesso ai Treasury decennali di scendere sotto al 4% di rendimento, la BCE sarebbe già stata pronta a ridurre il costo del denaro per rilanciare mutui e prestiti alle imprese.
Per evitare che l’euro possa però subire perdite maggiori di quelle accumulate nelle ultime settimane Lagarde mantiene una prudenza necessaria per evitare di riportare in Eurolandia inflazione importata dall’esterno in un momento geopolitico già teso sul fronte medio orientale.
Il dollaro rimane così apprezzato da investitori che scommettono su un allargamento del differenziale, non solo di crescita economica, ma anche di tassi tra Stati Uniti ed Europa. Ma questo è quello che si aspettano i mercati. E se non fosse così?
EUR/USD: pochi dubbi su come attivare il trade
La correzione di EUR/USD è arrivata ad un punto cruciale. Come si vede dal grafico c’è una media mobile a 200 giorni che da mesi, fatta eccezione per il periodo settembre-novembre 2023, ha fatto da argine ad ogni tentativo di rafforzamento del dollaro.
Dopo una rapida escursione sopra 1,10 il cambio è ritornato in questi giorni proprio a ridosso dei supporti in quello che sembra essere l’ultimo baluardo di difesa si un euro che dall’inizio del 2023 si muove in uno stretto range leggermente inclinato verso l’alto.
Area 1,08 diventa quindi cruciale per le sorti della moneta europea che, dovesse cedere questa fascia di prezzo, entrerebbe in una spirale discendente a quel punto difficilmente arginabile prima di area 1,02, il 61,8% di ritracciamento dell’intero rialzo cominciato nel 2022.
Operativamente ci sono pochi dubbi su come attivare il trade. Lunghi su EUR/USD fin da ora con stop da posizionare sotto i minimi di dicembre a 1,0750. Se il trade gira dal verso giusto incrementare la posizione lunga sopra 1,09 e a quel punto adeguare gli stop man mano che EUR/USD progredirà verso l’obiettivo da posizionare sopra 1,10 almeno. In caso contrario, ovvero di perforazione al ribasso dello stop, il reverse con target 1,02 sarebbe la strategia che ci dovrebbe portare in profitto almeno fino alla fine di febbraio.