Come da attese, la Banca centrale sudafricana la settimana passata ha lasciato invariato il costo del denaro. Nella prima riunione dell’anno la SARB (South African Reserve Bank), questo il nome della locale Banca centrale, ha preso atto che l’inflazione headline sopra al target del 4,5% costringe a mantenere un approccio prudente.
Gli aumenti salariali che il Governo ha concordato con i sindacati sono stati quantificati in un generoso 7,5%, ben più alto di quanto proposto all’inizio delle contrattazioni dal Governo stesso. Gli ultimi dati offerti dall’istituto di statistica sudafricano hanno indicato in 5,5% il tasso di inflazione "headline" di novembre, in calo dal 5,9% di ottobre. Gli aumenti salariali recentemente approvati potrebbero però rallentare il processo di un rientro fondamentale per permettere alla SARB un margine di manovra più ampio sul costo del denaro nei prossimi mesi. Rilanciando in questo modo la crescita economica tuttora abbastanza asfittica.
Diverse sono le incognite che pesano però sul Sudafrica e la sua economia. La posizione fiscale del bilancio sudafricano non certamente esaltante e le elezioni previste per il 2024 sono elementi che zavorrano le valutazioni del rand. ZAR che però potrebbe trovare nella favorevole stagionalità di febbraio un salvagente per evitare il ritorno sui minimi storici contro euro e contro dollaro.
Gli analisti si aspettano tagli nel costo del denaro di almeno 100 punti base nel 2024 questo anche alla luce di dati relativi alla domanda interna che continuano a mostrare segnali di deterioramento. L’evento ridurrebbe però la remunerazione reale di una valuta emergente che nel 2023 ha comunque fatto bene recuperando una porzione di terreno perduto proprio grazie a generosi rendimenti reali offerti sulle obbligazioni locali.
Forex: USD/ZAR, opportunità per chi vuole scommettere sulla ripresa del bull market
Per quello che riguarda EUR/ZAR al momento il trend non può che continuare a essere considerato "bullish" con la recente chiusura di una figura di continuazione rialzista che pare essere propedeutica ad un ritorno sui massimi storici del 2023 in area 21.
Andando invece sul ben più liquido e scambiato cambio USD/ZAR l’evoluzione appare ancora incerta ma sempre con una figura di continuazione in formazione anche in questo caso probabilmente propedeutica al realizzarsi di nuovi massimi storici.
Come si vede dal grafico il trend bullish cominciato nel 2022 rimane in piedi accompagnato fedelmente dalla media mobile a 200 giorni. Il recente avvicinamento alle resistenze di 19,30 non ha sortito il break rialzista atteso. Un ritorno in zona 18,50 rappresenta invece una buona opportunità per chi vuole scommettere sulla ripresa del bull market dopo un periodo di pausa. Solo un break ribassista confermato dei supporti di 18,10 alimenterebbe prospettive bullish per il rand.