Stiamo assistendo ad un cambio di tendenza molto interessante sul mercato forex che coinvolge la sterlina inglese nel suo rapporto contro il dollaro americano.
Il Cable, come viene solitamente chiamato il cambio GBP/USD dai trader, ha infatti violato al rialzo la trendline ribassista che guida da dieci anni un bear market che la Brexit ha amplificato rendendo meno attraente la valuta britannica, afflitta da una crescita economica asfittica e accompagnata da instabilità politica.
Il neo Primo Ministro Starmer sta viaggiando per l’Europa nel tentativo di fare maggiore chiarezza nei rapporti commerciali e politici tra gli Stati del Continente e UK. Naturalmente il coltello dalla parte del manico questa volta è nelle mani delle Cancellerie europee, ma sicuramente terminata la luna di miele post elettorale per Starmer e i laburisti è arrivato il momento di fare i conti con le macerie lasciate dai governi conservatori precedenti. C’è già anche un numero, ovvero 22 miliardi di sterline che andranno reperite velocemente tra nuove tasse e tagli alla spesa pubblica.
GBP/USD: non ci dovrebbero essere grandi resistenze fino ai massimi del 2018 e del 2021
L’esito elettorale netto di luglio ha dato un boost importante alla sterlina inglese amplificato dalla debolezza del dollaro Usa dopo le parole di Powell pronunciate a Jackson Hole sull’imminente taglio nei tassi americani.
In settimana non sono stati offerti al mercato dati macro di rilievo, ma certamente l’attesa è per le future decisioni della Bank of England sui tassi di interesse dopo il recente taglio che ha riportato il costo del denaro al 5%. Ma andiamo al grafico di GBP/USD per capire le reali prospettive.
È in corso quindi il break della down trend line ribassista decennale che possiamo dare per acquisito essendo avvenuto sopra 1,30. A questo punto non ci sarebbero grandi resistenze fino ai massimi del 2018 e del 2021 posizionati tra 1,42 e 1,43. Se prendiamo come riferimento solo i valori di chiusura mensili, da quelle parti si posiziona anche il 50% di ritracciamento dell’intero ribasso decennale.
L’ipercomprato non è mai stato affare per il Cable, almeno negli ultimi 10 anni, ma l’oscillatore Rsi ha saputo fornire una indicazione preziosa circa la formazione di un top primario. Quando l’Rsi mensile ha infatti toccato i 64 punti nel 2018 e nel 2021 il Cable ha realizzato un massimo primario. Probabile che anche questa volta vedremo la stessa situazione considerando che quota 60 è già stata raggiunta.
Questo ci dice che l’avvicinamento progressivo verso le resistenze sarà una buona occasione per alleggerire il lungo di sterlina, valuta che per ora non ha senso smontare salvo ritorni nelle prossime settimane sotto quota 1,29. Lo stop loss di questo ideale trade strategico con ancora un po' di strada da percorrere.