La forza del peso messicano è stata così importante da costringere la Banca centrale ad intervenire per franare gli ardori della valuta (Calendario riunioni Banco de México 2023). E la reazione di un mercato decisamente esposto dal lato long, non si è fatta attendere con un rimbalzo piuttosto deciso sul cambio USD/MXN reduce dal test di minimi importanti.
La decisione delle autorità monetarie messicane di porre un freno al programma di hedging sul rischio valutario per il 50% della quantità prevista non è stata presa bene dai mercati. Programma lanciato nel 2017 e poi rinforzato con il Covid, ha ancora oggi lo scopo di shortare i dollari americani per coprire rischi di svalutazione delle riserve nel caso di un peggioramento nel valore del Peso. Operazione che adesso appare superflua visti i livelli raggiunti dalla divisa messicana.
Area 18 contro euro e 17 contro dollaro americano potrebbero quindi essere quella linea ideale che la banca centrale non ha intenzione di superare. La tolleranza alla rivalutazione della divisa ha forse raggiunto il punto massimo e le prime misure sono già state messe in campo. Le prossime manovre guarderebbero al taglio dei tassi di interesse se l’economia dovesse dare segnali importanti di raffreddamento.
Vedremo nelle prossime settimane se la volontà della banca centrale coinciderà con quella dei mercati. I forti flussi in ingresso legata alla nuova globalizzazione di prossimità combinati a un carry di rendimento estremamente interessante potrebbero rappresentare ancora un fattore favorevole al peso.
USD/MXN: il focus è su zona 18
USD/MXN si trova di fronte adesso ad una prima barriera di resistenza di assoluto spessore grafico. Quella zona di 18 sulla quale transita la downtrend line che unisce i recenti massimi decrescenti dell’ultimo anno. Un mini doppio minimo in zona 17 è già stato formalizzato e questo rende il test delle resistenze alquanto importante e probabile.
La sorte successiva del cambio USD/MXN dipenderà dai due eventi di fine mese. Il FOMC americano e il meeting di politica monetaria messicano previsto per il 28 settembre. Il mercato non si aspetta tagli nel costo del denaro da parte del Messico prima di dicembre, ma l’inflazione sempre più vicina al range 2-4% della banca centrale, almeno nella sua versione complessiva, fa temere di una mossa anticipata. Quello che ancora manca al Messico è il rientro dell’inflazione core tuttora sopra il 6% su base annua.
Tornando a USD/MXN, tipico indicatore anche del sentiment che aleggia sul mercato azionario essendo un cambio che si muove verso l’alto quando aumenta la volatilità, tecnicamente il superamento di area 18 proietterebbe il futuro del peso messicano verso una svalutazione verso area 19,5, prevedibilmente in un contesto decisamente più volatile per tutti i mercati finanziari.