Situazione tecnica ancora incerta per la sterlina inglese che, sta ancora tentando l'attacco dei supporti e delle resistenze chiave rispettivamente su EUR/GBP e GBP/USD. La settimana è stata ricca di dati in Gran Bretagna e la sterlina ci è arrivata in una posizione tecnica interessante che merita un approfondimento.
Sterlina: tutto dipenderà dalle future mosse della Bank of England
EUR/GBP è tornato nuovamente ad aggredire la zona di 0,85, zona di transito della up trend line che sale dalla primavera 2022. Uno sfondamento verso il basso avrebbe dato il via alla formalizzazione di una figura di testa e spalla ribassista con tanto di proiezione degli obiettivi diretta verso i minimi del 2022 tra 0,82 e 0,83. Ancora niente da fare ma la pressione sui supporti è alta.
Per quello che riguarda il Cable, ovvero il rapporto GBP/USD, dopo una sequenza di tre massimi crescenti che hanno trovato in 1,28 il punto di massimo, la sterlina ha corretto il suo valore, discesa poco convinta e che comunque non dovrebbe andare oltre la zona di supporto che coincide con il transito della media mobile a 200 giorni di 1,25. Un cedimento di quel livello signficherebbe inversione di tendenza e un febbraio decisamente meno positivo per il Cable.
Abbiamo detto in apertura che la settimana è stata ricca di dati per la Gran Bretagna a partire da quello sempre molto considerato dell’inflazione. A novembre il dato era risultato sotto al 4% ma il raffreddamento dei prezzi al consumo a dicembre non c'è stato con un ritorno al 4% e 5,1% il dato core depurato dalle componenti volatili.
Le probabilità di taglio nei tassi entro giugno 2024 rimangono comunque consistenti anche perché il dato sulla crescita dei salari è risultata minore delle attese, 6,5% rispetto al 6,8% previsto. Se anche gli stipendi rallentano la loro corsa la Bank of England si mostrerà più propensa ad allentare la morsa sul costo del denaro, così sta pensando il mercato. Anche perché l’economia non è frizzante come hanno dimostrato i dati sulle vendite al dettaglio.
Tatticamente sulla sterlina a questo punto reputo necessario essere prudenti tornando lunghi solo quando le condizioni tecniche saranno più favorevoli. Il sentiment eccessivamente positivo ha cominciato a riassorbirsi, ma probabilmente il mercato è troppo ottimista sulle mosse future della banca centrale.
Su EUR/GBP attenderei un ritorno sopra 0.87 per lanciare uno short oppure, in caso di evoluzione ribassista confermato sotto 0,855 che di fatto formalizzerebbe l’inversione di tendenza. Per quello che riguarda GBP/USD il punto ideale di ingresso è ancora lontano (1,21) ma i trader più aggressivi potrebbero azzardare (con un rigido stop loss sotto 1,249) il long in area 1,257.