Tra 10 anni, l'intelligenza artificiale sarà 10.000 volte più intelligente dell'uomo. A sostenerlo è l'Amministratore delegato di
SoftBank,
Masayoshi Son. La sua visione è quella di un mondo dominato dalla nuova tecnologia o di quella che definisce ASI (Artificial Super Intelligence). Il CEO ha affermato che se così non fosse, ossia se nei prossimi anni non ci fosse una tecnologia molto più intelligente degli esseri umani, allora non ci sarebbe "bisogno di cambiare il modo di vivere e la struttura del nostro stile di vita". Tuttavia, "quando si tratta di ASI è tutta un'altra storia. Con essa ci sarà un grande miglioramento", ha asserito paragonando i vari modelli che interagiscono tra loro come i neuroni in un cervello umano.
Son è da sempre considerato un visionario, da quando nel 2017 ha lanciato il Vision Fund, il ricco fondo di investimento di SoftBank incentrato sulle aziende tecnologiche. Negli anni il veicolo ha registrato alcuni investimenti di grande successo, ma anche grossi fallimenti come quello che ha visto coinvolta WeWork, la società di condivisione degli spazi di lavoro. Dopo aver detto di essere entrato in modalità difensiva sugli investimenti, lo scorso anno Son ha trovato nell'intelligenza artificiale un'opportunità e per questo ha dichiarato di "passare all'attacco". A suo giudizio l'evoluzione dell'umanità passa attraverso questa tecnologia rivoluzionaria. "Credo di essere nato per realizzare l'ASI. Sono molto serio al riguardo", ha affermato.
Intelligenza artificiale più intelligente dell'uomo, e i posti di lavoro?
Le affermazioni del top manager di SoftBank sono molto in sintonia con quelle rilasciate il mese scorso da un altro grande CEO,
Robin Li di Baidu (
Intelligenza artificiale: Ceo Baidu, in 10 anni supererà l'uomo). Anch'egli ritiene che nell'arco di un decennio l'intelligenza artificiale supererà l'uomo, senza però specificare di quanto. Tuttavia, ha precisato che allo stato attuale è ancora lontana per arrivare a quel traguardo, per cui occorrono modelli più potenti di quelli oggi a disposizione. Li ha smentito categoricamente le precedenti uscite di Elon Musk, Amministratore delegato di Tesla, SpaceX e xAI, secondo cui basteranno un paio di anni affinché ciò accada. "Quello che afferma Musk non è realistico. La mia paura è che la tecnologia AI non stia migliorando abbastanza velocemente. Tutti sono rimasti scioccati dalla velocità con cui la tecnologia si è evoluta negli ultimi due anni. Ma per me non è ancora abbastanza veloce", aveva detto a maggio.
La preoccupazione che un giorno l'intelligenza artificiale possa prevalere sull'uomo è quella di uno sterminio di posti di lavoro. Molte aziende temono che ciò sarà inevitabile. Poco tempo fa un report del fornitore svizzero di personale Adecco Group ha lanciato l'allarme. Interpellando circa 2.000 grandi aziende in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone, Spagna, Canada, Australia e Singapore, operative nei settori che includono la difesa, il farmaceutico, la sanità, l'industria e la logistica, Adecco ha riportato come il 41% si aspetti di avere una forza lavoro minore nei prossimi cinque anni a causa dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, la società con sede a Zurigo ha sottolineato che altre occupazioni verranno create proprio grazie alla nuova tecnologia, mettendo in pratica quello che sarà un effetto compensativo.