Nel mondo della finanza, le Trading House occupano un ruolo importante nell'ambito dei rapporti internazionali tra diversi Paesi. Molti commercianti che operano con l'estero si rivolgono a esse per via della grande esperienza maturata sul campo. In questo testo vedremo una definizione delle Trading House, come funzionano, in che modo gestiscono il rischio e alcuni esempi concreti che le riguardano.
Trading House: definizione e caratteristiche
Le Trading House sono intermediari finanziari che effettuano la compravendita di beni deperibili e materie prime, importandoli ed esportandoli da uno Stato all'altro. Per farlo, queste organizzazioni si avvalgono di strutture internazionali che hanno al loro interno uffici di sdoganamento, commerciali e di marketing.
L'attività viene espletata in diverse modalità, quali la produzione locale e la vendita all'estero, l'acquisto all'estero e la vendita a livello nazionale, e la produzione e la vendita all'estero. Quindi, una Trading House può essere un importatore, un esportatore o un commerciante che agisce per conto di altre imprese. In sostanza, può operare sia per proprio conto che per conto terzi.
L'operatività necessita di capitali importanti, nonché di competenze molto elevate da parte delle persone che ci lavorano, con il supporto di studi di consulenza locali di primo livello. Tutto ciò permette di avere una conoscenza dettagliata dei mercati finanziari e di monitorare le tendenze e le condizioni economiche avvalendosi di strumenti di analisi sofisticati. Inoltre, le aziende sfruttano dati storici e informazioni di mercato che consentono loro di identificare le opportunità di investimento più interessanti. Le Trading House hanno un accesso diretto ai mercati ed eseguono transazioni di asset finanziari utilizzando piattaforme di trading avanzate.
Tutte queste qualità sono importanti, in quanto un rivenditore può evitare tutti i problemi connessi al commercio internazionale beneficiando dell'esperienza di queste organizzazioni nei mercati esteri, benché si trovi a pagare un prezzo maggiorato per i prodotti acquistati e venduti tramite esse.
Ad esempio, una Trading House potrebbe acquistare beni all'ingrosso dalla Cina e venderle a un rivenditore negli Stati Uniti, sempre all'ingrosso. Il rivenditore paga di più rispetto a quanto pagherebbe comprando i beni direttamente all'ingrosso dalla Cina, ma evita tutta la burocrazia derivante dall'importazione e beneficia dell'esperienza e della professionalità di un'entità specializzata sul campo.
Tra l'altro ha accesso al finanziamento dei fornitori tramite prestiti diretti e crediti commerciali, sfruttando il potere contrattuale della Trading House. Non finisce qui, perché queste società commerciali danno un supporto importante per trovare nuovi clienti e offerte vantaggiose grazie alla loro vasta rete di contatti nei mercati internazionali.
Trading House: come gestiscono il rischio
Uno degli aspetti cruciali dell'attività delle Trading House è la gestione del rischio. Gli operatori di questi intermediari sviluppano strategie per diminuire i rischi potenziali derivanti dalle decisioni di trading, monitorando i mercati in maniera costante. In questo ambito, vi è la gestione del rischio di cambio mettendo in campo tecniche come l'hedging che evita l'esposizione alle fluttuazioni valutarie. I contratti futures ad esempio sono una modalità per bloccare il prezzo di una valuta per pagamenti da effettuare a una certa data.
Tutto ciò con lo scopo ovviamente di limitare le perdite per i clienti e garantire loro una performance finanziaria quanto migliore possibile. Qualità come l'attenzione, la tempestività a intervenire nelle varie circostanze di mercato e la precisione sono fondamentali per raggiungere gli scopi preposti. Tali caratteristiche tuttavia devono essere accompagnate da valori come trasparenza e onestà nel rispetto di elevati standard etici. Quanto più questi sono presenti, tanto più il servizio ai clienti risulta di qualità.
Alcuni esempi
Tra gli esempi più emblematici delle Trading House vi sono quelli relativi alle cosiddette
Sogo Shosha giapponesi. Si tratta di società di trading che svolgono un ruolo chiave nell'economia globale e si distinguono per avere un'attività ampiamente diversificata che spazia dalle materie prime alle automobili, alle infrastrutture, all'abbigliamento, alla tecnologia informatica, alla chimica e prodotti farmaceutici, al tessile e abbigliamento, nonché ai servizi finanziari.
Le principali Sogo Shasha sono le cinque società giapponesi su cui ha investito la Berkshire Hathaway del leggendario investitore Warren Buffett, ossia: Mitsubishi Corp, Mitsui & Co. Ltd, Sumitomo Corp., Itochu Corp. e Marubeni Corp.