Tra il 2022 e il 2023 la Turchia è stato il Paese che ha avuto la maggiore crescita al mondo della ricchezza per adulto. È quanto risulta dal Global Wealth Report 2024 di UBS, che evidenzia come la nazione guidata da Recep Tayyip Erdogan abbia realizzato un incremento del 157% nonostante l'inflazione fuori controllo.
Tra l'altro ha staccato di molto i secondi in classifica, la Russia e il Qatar, che hanno avuto una performance di quasi il 20%. Gli Stati Uniti, che sono la principale potenza economica mondiale, sono cresciuti in media per adulto solamente del 2,5%. Se si valuta la crescita media della ricchezza dei Paesi dal 2008 al 2023, il rapporto esalta ancora di più la straordinaria performance della Turchia, che arriva al 1.708%.
Un aspetto messo in luce dalla ricerca è quello che tiene conto dell'effetto valutario, che altera sensibilmente l'incremento della ricchezza. Ad esempio, in valuta locale il patrimonio dei turchi è aumentato tra il 2022 e il 2023 di oltre il doppio rispetto a quello in dollari USA (157% vs 63%). Ancora più evidente è il caso del Giappone, la cui ricchezza per adulto è salita del 9% in yen nel periodo considerato, ma che in dollari americani è stata inferiore al 2%.
Turchia: cosa spiega la crescita
Qualcuno potrebbe pensare come fa un Paese ad avere avuto un'inflazione così elevata, accompagnata da una grande svalutazione della moneta, a essere lo Stato che ha visto crescere più di ogni altro il patrimonio del singolo individuo. In Turchia, infatti, il costo della vita supera il 70% e, negli ultimi cinque anni, la lira turca rispetto al dollaro ha perso oltre l'80% del suo valore. Questo significa che molti hanno visto erodersi drammaticamente il loro potere d'acquisto.
Per sgombrare il campo da queste opacità, è necessario partire dalla definizione che lo studio di UBS dà della ricchezza su menzionata. Quest'ultima considera "il valore delle attività finanziarie e delle attività reali come le abitazioni di proprietà delle famiglie, al netto dei debiti". Ciò implica che il patrimonio dei turchi proprietari di beni come la casa è aumentato con l'inflazione, la quale ha spinto in alto i prezzi delle case.
"Se l'inflazione è molto alta, ciò che accade quando si dispone di un bene reale come l'abitazione è che i prezzi delle case tendono ad aumentare in linea con l'inflazione, se non anche più velocemente", ha affermato Samuel Adams, economista di UBS Global Wealth Management. "Quindi, le persone che hanno una casa di proprietà o azioni che tendono anche a performare abbastanza bene in questi ambienti, tendono a vedere la loro ricchezza accumularsi un po' più velocemente".
Chiaramente non tutti ne giovano allo stesso modo, precisa Adams, perché "se non si dispongono di quegli asset e gli aumenti salariali non tengono il passo con l'inflazione, allora se ne risentirà abbastanza negativamente".
Inoltre, Paul Donovan, capo economista di UBS Global Wealth Management, osserva che essere proprietari di asset non necessariamente equivale ad avere molta liquidità. Anzi, potrebbe avvenire il contrario se il valore della casa aumenta, ma il salario reale diventa negativo. Quindi si può essere "ricchi di asset e poveri di liquidità", ha affermato l'esperto.