Le azioni MediaTek hanno effettuato un rally di quasi il 40% dalla fine di giugno 2023 alla Borsa di Taipei, facendo meglio della gran parte dei titoli del settore dei semiconduttori. L'azienda tecnologica taiwanese ha sovraperformato di gran lunga il Semiconductor Index della Borsa di Filadelfia, che nello stesso periodo è avanzato del 2%, e la rivale americana Qualcomm, leader nel mercato della telefonia mobile di fascia alta, le cui azioni sono cresciute del 7%.
Il segreto del grande successo di MediaTek deriva da Dimensity 9300, il suo chip legato all'intelligenza artificiale che alimenta i dispositivi mobili come gli smartphone. Il prodotto è progettato per affrontare carichi di lavoro più complessi richiesti dalle nuove applicazioni AI (Artificial Intelligence) generativa e di gaming. Inoltre, il suo lancio arriva dopo alcuni progetti precedenti che non sono riusciti a entusiasmare gli investitori.
MediaTek sta ricevendo una grande attenzione sul mercato cinese, in particolare dopo che le restrizioni del governo americano sulle aziende USA che esportano semiconduttori avanzati in Cina hanno costretto le società cinesi a trovare alternative nell'approvvigionamento. Secondo i dati di Counterpoint Research, le vendite telefoni in territorio cinese sono aumentate dell'11% su base annua nel mese di ottobre, a testimonianza della ripresa dell'industria degli smartphone locale.
MediaTek: vanno comprate le azioni in Borsa?
MediaTek attualmente ha il vento in poppa. Nell'ultima trimestrale, il fatturato è cresciuto del 19% rispetto ai tre mesi precedenti con l'aumento della domanda per il 4G e il 5G. Le scorte di telefoni cellulari in diminuzione hanno alleggerito l'inventario per il quinto trimestre consecutivo e gli effetti in Borsa si sono visti. Ora l'azienda capitalizza più di 47 miliardi di dollari, collocandosi alle spalle del gigante Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. come società quotata alla Borsa di Taipei di maggior valore.
Le azioni non sono neppure costose, dal momento che scambiano a circa 17 volte gli utili a termine previsti, ponendosi in linea con la media degli ultimi cinque anni. Sul titolo inoltre è sceso lo short interest, mentre gli analisti hanno alzato le stime sull'utile per azione (EPS) del 13% dalla fine di luglio aggiornando al rialzo anche l'obiettivo di prezzo delle azioni.
Secondo Robert Mumford, gestore degli investimenti presso GAM Hong Kong Ltd, l'azienda sarà avvantaggiata da una serie di venti favorevoli come "la ripresa ciclica del mercato degli smartphone, il nuovo system-on-chip di MediaTek e il potenziale lancio di prodotti AI". Per queste ragioni, "la valutazione di MediaTek rispetto alle sue prospettive di crescita per il prossimo anno sembra ancora interessante", ha aggiunto.
Come rilevano gli analisti di Morgan Stanley, il punto di forza dell'azienda che guida l'ottimismo di analisti e investitori sembra proprio essere il chip Dimensity 9300. Secondo gli esperti della banca americana, si tratta del "più potente system-on-chip mobile in circolazione e ha iniziato a guadagnare terreno con il nuovo telefono di Vivo - lo smartphone cinese rilasciato questo mese- che è il primo modello a utilizzare il chip". Alla luce di tutto ciò, Morgan Stanley prevede una crescita nella quota di mercato dell'azienda taiwanese nel segmento degli smartphone di punta, passando dal 20% del 2023 (13 milioni di unità di telefoni prodotti) al 30%-35% nel 2024 (20 milioni di unità).