Forte rialzo nel pre-mercato di Wall Street per le azioni Tesla a seguito della promozione annunciata da Morgan Stanley: il titolo della casa automobilistica fondata da Elon Musk prima dell’avvio degli scambi sale del 7,05% a 266,05 dollari (Wall Street: quando inizia e finisce, come funziona il pre-market).
Un team guidato da Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, ha incrementato la valutazione da “equal-weight” a “overweight” sul titolo TSLA (che entra nella "top pick" al posto delle azioni Ferrari) anche e soprattutto in scia delle potenzialità del nuovo supercomputer di apprendimento automatico di Tesla, DoJo.
Balzo anche del prezzo obiettivo che, da 250 dollari (un valore in linea con le attuali valutazioni, venerdì il titolo ha chiuso a 248,50 dollari) è stato incrementato di ben 60 punti percentuali a 400 dollari.
Azioni Tesla nell'ultimo anno. Fonte: Investire.biz
"DoJo è specializzato nell'elaborazione dei dati visivi ed è uno strumento su misura per risolvere operazioni autonome, che si tratti di veicoli, fabbriche o robot umanoidi. Tesla si aggiunge così a un elenco di aziende (come Meta, Amazon e Microsoft) che hanno sviluppato soluzioni informatiche proprietarie", riporta lo studio.
Cosa è DoJo, il supercomputer di Tesla
Costato oltre un miliardo di dollari, Tesla DoJo è un supercomputer progettato e costruito da Tesla per l'apprendimento automatico e l'elaborazione video (il DoJo è il luogo dove si svolge la pratica delle arti marziali).
Per elaborare un'enorme mole di dati in un breve periodo di tempo, DoJo è equipaggiato con una potenza di calcolo di oltre 100 exaFLOPS (l’ExaFLOPS -FLoating point Operations Per Second- è un’unità di misura della potenza di calcolo dei supercomputer, il FLOP esprime il numero di operazioni in virgola mobile eseguite in un secondo).
Tesla ha affermato che DoJo consentirà al suo sistema di guida autonoma di raggiungere una sicurezza pari o superiore a quella umana. Secondo le stime diffuse da Musk, la guida autonoma completa potrebbe essere disponibile su tutte le vetture Tesla entro il 2024 (ma il rispetto delle tempistiche non è esattamente uno dei cavalli di battaglia del miliardario sudafricano).
"Mi sono sbagliato in passato. Forse mi sbaglierò anche questa volta (ma) credo che saremo meglio dell'uomo entro la fine di quest'anno", ha detto Musk. "Vediamo un percorso chiaro per guida autonoma che è 10 volte più sicura del guidatore umano medio".
DoJo farà balzare la redditività di Tesla
Attualmente a 778,67 miliardi di dollari, la capitalizzazione di mercato di Tesla, ha rilevato il team guidato da Jonas, potrebbe salire di oltre 500 miliardi di dollari “grazie -riporta lo studio- a un tasso di adozione più rapido nei settori della mobilità (robotaxi) e dei servizi di rete (SaaS)”.
Secondo i numeri diffusi da Musk, DoJo dispone di dati basati su circa 300 milioni di chilometri di guida, una cifra che Musk ha dichiarato che "presto salirà a miliardi di chilometri" fornendo un enorme vantaggio competitivo per l'azienda. Musk ha già fatto sapere che DoJo non sarà utilizzato solo da Tesla: tramite accordi di licenza con gli altri big del settore automotive, fornirà una spinta decisiva alla redditività futura della casa.
Gene Munster, analista di Deepwater Asset Management e da sempre sostenitore di Tesla, ritiene che la concessione in licenza della tecnologia FSD (Full Self-Driving) potrebbe generare fino a 20 miliardi di dollari in entrate annuali entro cinque anni dal primo accordo. Raggiungendo il 10% di quota di mercato, sarebbe in grado di generare 100 miliardi di dollari di reddito operativo, ha detto Munster.
"Se Tesla riesce a conquistare un primo produttore OEM (Original Equipment Manufacturer, ndr), la probabilità che altre case automobilistiche salgano a bordo è alta. Si tratterebbe di una dinamica simile a quella a cui abbiamo assistito recentemente, quando sette case automobilistiche hanno firmato per utilizzare la rete di ricarica di Tesla" (Anche GM utilizzerà i Supercharger di Tesla: nasce lo standard USA).
Il supercomputer potrebbe dare a Tesla, si legge nel report di Morgan Stanley, un "vantaggio asimmetrico" in un mercato che potenzialmente vale 10.000 miliardi di dollari e potrebbe rendere il software e i servizi il più grande creatore di valore per Tesla da qui in avanti. "Più guardiamo DoJo, più ci rendiamo conto del potenziale di valore sottovalutato del titolo", hanno detto gli analisti di Morgan Stanley.
Di riflesso, le stime sui ricavi dell'attività di servizi di rete di Tesla per il 2040 sono stati portati a 335 miliardi di dollari, dai precedenti 157 miliardi di dollari. Jonas si aspetta che l'unità rappresenti oltre il 60% dei guadagni principali di Tesla entro il 2040, quasi raddoppiando rispetto al 2030. "Questo aumento è in gran parte determinato dall'opportunità emergente che vediamo nelle licenze per flotte di terze parti, dall'aumento dell'ARPU (ricavo medio mensile per utente)".
Titolo Tesla: la view degli altri analisti
Detto di Morgan Stanley, cosa pensano dell’azione Tesla gli altri analisti del consenso Bloomberg? Su 52 esperti che coprono il titolo, il 17,3% consiglia di “vendere” (9 analisti), il 38,5% è orientato su una valutazione “hold” (20) ed il 44,3% (23) consiglia di "comprare".
Per quanto riguarda il prezzo obiettivo medio a 12 mesi, attualmente si attesta a 268,4 dollari, circa 20 in più rispetto ai livelli attuali, per un upside potenziale dell’8%.