Le
azioni TSMC oggi sono scivolate di oltre due punti percentuali alla Borsa di Taipei dopo che il candidato alla presidenza degli Stati Uniti
Donald Trump ha dichiarato che
Taiwan dovrebbe pagare gli Stati Uniti per la sua difesa. "Hanno preso circa il 100% del nostro business dei chip. Penso che dovrebbero pagarci per la difesa", ha affermato il leader repubblicano in un'intervista. Trump paragona gli USA a una compagnia di assicurazione, ma "in cambio riceve nulla di Taiwan".
In realtà, gli Stati Uniti sono il principale fornitore di armi dell'isola. Ad aprile scorso, il Congresso USA ha approvato un pacchetto completo di aiuti militari da 95 miliardi di dollari che comprendevano Paesi come Ucraina, Israele e appunto Taiwan. Il governo locale ha fatto della difesa una priorità. Questo è divenuto tanto più importante negli ultimi anni, visto che la Cina minaccia di invadere il territorio taiwanese considerandolo suo. Pechino ha effettuato esercitazioni militari intorno a Taiwan ed effettua tattiche di esaurimento del nemico con invio di palloni aerostatici sull'isola e missioni quasi quotidiane dell'aeronautica nei cieli vicino a Taiwan.
Fin quando c'è il sostegno americano, il Paese si considera abbastanza al sicuro. "Taiwan ha costantemente rafforzato il suo bilancio per la difesa e ha dimostrato la sua responsabilità nei confronti della comunità internazionale", ha affermato il premier di Taiwan, Cho Jung-tai. Il presidente attuale degli Stati Uniti, Joe Biden, ha fatto capire che la più grande potenza militare mondiale andrebbe in soccorso di Taiwan se dovesse essere attaccata dalla Cina. Tuttavia, Washington e Taipei hanno abbandonato ufficialmente le loro relazioni di mutua difesa dal 1979.
TSMC: cosa significano le dichiarazioni di Trump
Perché tutto questo è importante per TSMC? Taiwan è un'area cruciale nella fornitura globale di tecnologia, in particolare quella relativa ai chip utilizzati da tutto il mondo. Il più grande produttore e fornitore è di gran lunga TSMC. L'azienda sforna semiconduttori avanzati in ogni settore: dall'intelligenza artificiale, alle auto elettriche, ai jet da combattimento, agli smartphone. Colossi come Nvidia e Apple, ad esempio, sono dipendenti dalle forniture di TSMC. Tra l'altro, il gigante taiwanese sta spendendo miliardi per costruire nuove fabbriche all'estero, anche se la maggior parte della produzione dovrebbe rimanere a Taiwan. In Arizona sta investendo circa 65 miliardi di dollari in tre impianti.
Se dovesse venire meno l'appoggio statunitense a Taiwan e l'isola fosse coinvolta in un conflitto, secondo gli analisti, l'onda d'urto partirebbe da TSMC e coinvolgerebbe tutta l'economia mondiale. Tuttavia, a giudizio di Allen Huang, vicepresidente di Mega International Investment Service, i commenti di Trump, per quanto "chiaramente schietti", sono frutto di "retorica politica". TSMC è "un'azienda eccellente e ha vinto sul mercato rispetto a molte aziende rivali negli Stati Uniti", ha aggiunto.
Vanno comprate le azioni in Borsa?
TSMC ha finora realizzato uno straordinario rally in Borsa.
Le ADR a Wall Street sono salite del 78,88% quest'anno, in linea con il +77,91% registrato dalle azioni a Taipei prima del crollo di oggi. Ciò nonostante le azioni non sono care. Il titolo scambia a meno di 24 volte gli utili stimati nei prossimi 12 mesi, ovvero circa il 25% in meno rispetto al multiplo del SOX, l'indice composto da 30 grandi società di chip.
Gli analisti di Fubon Research stimano che le azioni potrebbero trovare ulteriore spinta dall'intelligenza artificiale. La nuova tecnologia sarà in grado di generare entrate più che quadruplicate a 21 miliardi di dollari entro il 2025, costituendo circa un quinto del fatturato dell'azienda, sottolineano gli esperti.