Wall Street prova a risalire: a due ore dall’avvio delle contrattazioni, il future sul Dow Jones cresce dello 0,55%, quello sull’S&P 500 avanza dello 0,85% e il derivato sul Nasdaq guadagna l’1,1%. Con il -1,39% registrato ieri, l’S&P 500 segna un calo del 10,1% rispetto alla chiusura record del mese scorso, entrando ufficialmente in territorio di correzione.
"Fortunatamente, le correzioni di mercato sono di solito un evento di breve durata, che si verifica in media una volta all'anno e dura dai tre ai quattro mesi", riporta uno studio di Weitz Investment Management, una società con sede a Omaha che si occupa di investimenti a lungo termine. "La perdita media del mercato durante una correzione è di circa il 13% e, storicamente, tale perdita è stata recuperata in un periodo di circa quattro mesi".
L’incertezza proveniente da Washington pesa su Wall Street: finora, il saldo settimanale dell’indice delle 500 maggiori capitalizzazioni è in ribasso del 4,3%, mentre per il Nasdaq e il Dow Jones il passivo è rispettivamente del 4,9% e del 4,65%.
"In poche settimane, il mercato è passato da livelli record a una correzione", ha affermato Adam Turnquist, Chief Technical Strategist di LPL Financial. "Gran parte della responsabilità è legata all’incertezza sulle tariffe in un momento in cui le preoccupazioni sulla crescita economica sono in aumento".
Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato di "non essere preoccupato per un po' di volatilità in tre settimane". Il capo del Tesoro di Trump ha aggiunto che la Casa Bianca è più concentrata sulla salute a lungo termine dell'economia. Bessent ha anche risposto alle nuove minacce di Trump di imporre tariffe del 200% sullo Champagne e su altri alcolici provenienti dall'Unione Europea. "Si tratta di uno o due articoli con un blocco commerciale, non sono sicuro che questo sia un grosso problema per i mercati", ha dichiarato.
Dopo i dati inferiori alle stime dall’inflazione e dai prezzi alla produzione, oggi l’agenda macro prevede la pubblicazione dell’indice che misura il sentiment dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan. A marzo, nella versione preliminare, è previsto in calo da 64,7 a 63,1 punti.
Borse USA Oggi: Nvidia ed Apple guardano ai conti di Foxconn
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 14 marzo 2025.
- +2,37% nel pre-market per Nvidia dopo i risultati del fornitore cinese Foxconn. Gli analisti di Mizuho hanno ridotto il loro obiettivo di prezzo sul titolo a 168 dollari da 175, ma hanno definito la conferenza degli sviluppatori della società della prossima settimana un "importante catalizzatore". I numeri del colosso cinese sono destinati a influenzare anche la seduta di Apple (+0,6%, Apple: attese e sfide dopo i risultati di Foxconn, come operare?).
- +7,6% per Peloton Interactive dopo la promozione da “hold” a “buy” da parte degli analisti di Canaccord, con obiettivo di prezzo invariato a 10 dollari.
- Dopo il calo del 3% registrato ieri, le azioni Tesla guadagnano l’1,6% nel pre-market. In una lettera alla Casa Bianca datata 11 marzo, il colosso di Austin ha segnalato che la guerra tariffaria dell'amministrazione Trump potrebbe rendere più costosa la produzione di veicoli negli Stati Uniti. "Le azioni commerciali non dovrebbero (e non devono) entrare in conflitto con gli obiettivi di aumentare e supportare ulteriormente la produzione nazionale", ha affermato la società nella lettera. Dopo il significativo calo delle vendite europee della casa automobilistica, gli analisti di Wells Fargo hanno abbassato il loro obiettivo di prezzo su Tesla da 135 a 130 dollari, mantenendo un rating “Underweight” sulle azioni.
- Restando in tema di veicoli elettrici, Li Auto perde il 5% nel pre-market dopo aver riportato utili e ricavi del quarto trimestre superiori alle stime degli analisti. A deludere è una previsione sui ricavi del primo trimestre inferiore alle aspettative.
- Prima dell’apertura, i risultati trimestrali spingono al rialzo DocuSign (+9,8%), Ulta Beauty (+6,7%) e Rubrik (+17,8%).