Coty si quoterà anche a Parigi. Una delle più grandi aziende di profumi e cosmetici del mondo sta elaborando un piano per sbarcare alla Borsa francese in una quotazione secondaria da aggiungere a quella di Wall Street. L'obiettivo è quello di trovare un punto d'appoggio per
rafforzare la sua posizione nei confronti degli investitori che nelle loro scelte di portafoglio hanno un focus sui prodotti di bellezza.
La società francese con sede a New York offrirà 33 milioni di nuove azioni, che saranno disponibili al pubblico americano e attraverso collocamenti privati all'Euronext di Parigi. Tutto ciò ovviamente sarà subordinato all'approvazione dell'autorità di regolamentazione della Borsa francese. BNP Paribas, Crédit Agricole, Citigroup e Santander agiranno come bookrunner per l'offerta.
Coty: ecco i motivi della doppia quotazione
La quotazione di Coty a Parigi era in gestazione già da maggio 2022, come tentativo anche di irrobustire la competizione con L'Oréal - la più grande aziende di bellezza del mondo - attraverso investimenti strategici nel business. Tuttavia, i proventi dell'operazione saranno utilizzati principalmente per ripagare il pesante indebitamento.
Sostenuta dagli azionisti di maggioranza di Coty, in particolare da JAB Investments (della famiglia miliardaria tedesca Reimann), la decisione rappresenta un punto di svolta del business guidato dall'amministratore delegato Sue Y Nabi, in carica dal 2020. In questi anni, l'arrivo della veterana della bellezza si è fatto sentire, perché l'azienda fondata nel 1904 ha ampliato la sua gamma di offerta dei prodotti di bellezza ed ha migliorato la divisione cosmetici.
Lo scorso anno Coty ha riportato il suo primo profitto dopo un quinquennio e si è posta come obiettivo di ridurre il leverage a tre volte l'EBITDA entro la fine di quest'anno. L'influenza di Nabi si è riflessa sui mercati finanziari, perché dal suo ingresso nella società le azioni Coty hanno in pratica triplicato il loro valore.
Le previsioni sul mercato della bellezza
Il mercato della bellezza è in continua evoluzione, secondo Nicholas Hieronimus, Amministratore delegato di L'Oréal. A suo avviso, il volume di affari sarà vicino ai 400 miliardi di euro entro il 2030, segnando un passaggio rilevante dai 270 miliardi di oggi. Questa crescita sarà determinata dalle classi medie e da una base di consumatori più ampia oltre le donne e i giovani, ha sottolineato.
Da molto tempo si parla anche dei temi legati alla sostenibilità ambientale. Hieronimus ha assicurato che l'azienda che sta conducendo si è impegnata a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2. "Abbiamo ridotto le emissioni del 90%, aumentando la nostra produzione del 45%. Quindi, siamo davvero riusciti a disaccoppiare le emissioni di CO2 dalla crescita", ha affermato. "Stiamo anche investendo per aiutare i consumatori a contribuire perché alla fine, ad esempio, se si parla di imballaggi o plastica, il modo migliore per ridurre la plastica è convertire il maggior numero possibile di consumatori in ricariche".