Fondato da Enrico Mattei nel 1953, ENI è il colosso energetico italiano presente nei settori del petrolio, del gas naturale, della chimica, della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e delle energie rinnovabili. La sua attività è esercitata in oltre 60 Paesi in tutto il mondo e l’azienda impiega più di 32 mila dipendenti.
La quotazione in Borsa di ENI risale al novembre 1995 nell'ambito di una graduale uscita dello Stato italiano dal capitale della società. Il Cane a Sei Zampe sbarcò a Piazza Affari a un prezzo IPO di 5,42 euro per azione (2 split azionari nel 1997 e nel 2001) per raggiungere un massimo storico a luglio 2007 di 28,95 euro. L'arrivo della grande crisi fece precipitare le quotazioni che negli anni viaggiarono tra 10 e 20 euro, prima dell'arrivo della pandemia nel 2020 che le spinsero fino a 5,73 euro. Oggi il titolo ENI ha un valore di 14,15 euro, che dà una capitalizzazione all’azienda di 45,31 miliardi di euro (dati aggiornati al 18 febbraio 2024).
Lo Stato italiano è ancora il maggiore azionista della società, con una quota di partecipazione del 32,12% detenuta attraverso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) per il 5,75% e Cassa Depositi e Prestiti (controllata dal MEF) per il 26,37% (ultimo aggiornamento Consob al 16 febbraio 2024).
ENI: come è organizzata l'attività
Il business di ENI si sviluppa principalmente attraverso quattro segmenti, ognuno dei quali svolge un ruolo importante nelle entrate complessive del gruppo. Vediamoli di seguito.
Exploration & Production
Exploration & Production consiste nell'esplorazione e nella produzione di petrolio e gas naturale nei giacimenti in cui opera l'azienda. Inoltre, comprende la gestione di gas naturale liquefatto (GNL) in più di 40 Paesi a livello mondiale. Lo scorso anno ENI ha realizzato promozioni nette di riserve certe per 400 milioni di barili giornalieri. L'unità Exploration & Production rappresenta circa il 72% dei profitti conseguiti da ENI in tutto il 2023.
Global Gas & LNG Portfolio
Global Gas & LNG Portfolio si occupa di fornire, negoziare e commercializzare gas, elettricità, impianti di GNL, attività di trasporto internazionale del gas e trading sulle materie prime e sui derivati. Nel 2023 ENI ha effettuato rinegoziazioni contrattuali che hanno aiutato a compensare la contrazione delle importazioni dalla Russia, mantenendo stabilità e sicurezza delle forniture verso i mercati europei. Questo segmento ha inciso per il 23,5% sui guadagni di ENI lo scorso anno.
Enilive, Refining e Chimica
Enilive, Refining e Chimica fa riferimento alle attività di raffinazione dell'azienda attraverso le lavorazioni di petrolio e di semilavorati, nonché alla vendita dei prodotti petrolchimici. L'area di business ha reso il 4,02% nel 2023 in termini di percentuale sugli utili del Gruppo.
Plenitude & Power
Plenitude & Power integra la vendita e commercializzazione di gas ed energia elettrica per famiglie e imprese con la produzione di energie rinnovabili e la gestione dei punti di ricarica per veicoli elettrici. Nell'anno passato, l'azienda ha prodotto energia elettrica da fonti rinnovabili per 3,98 TWh, in crescita del 56% su base annua. A livello di profitti, Plenitude & Power nel 2023 ha contribuito per il 4,93% del totale.
ENI: com'è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Il settore energetico è stato caratterizzato da due grandi eventi negli ultimi 5 anni: lo shock derivante dall'avvento della pandemia nel 2020 e la crisi dell'offerta che ha generato l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni. Quando a marzo di quattro anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò ufficialmente la pandemia per Covid-19 e, di conseguenza, i Paesi misero l'intera popolazione in lockdown, la domanda di combustibili crollò determinando un eccesso di offerta. La situazione fu aggravata dallo scontro fratricida tra i due pesi massimi dell'OPEC+, Russia e Arabia Saudita, che non si accordarono per il taglio delle forniture di petrolio e aumentarono l'output per accaparrarsi quote di mercato. Gli effetti furono devastanti per le quotazioni del greggio, che per la prima volta nella storia finirono in territorio negativo nel mercato dei futures. Quello fu un brutto colpo per le compagnie energetiche, che videro crollare i propri guadagni. ENI ovviamente non fece eccezione e registrò nel 2020 i peggiori risultati dell'ultimo quinquennio.
La situazione venne completamente rovesciata nel 2022, allorché l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia innescò una pesante crisi energetica e l'impennata dei prezzi di gas e petrolio. ENI e altre aziende operative nel settore realizzarono extra-profitti, che in gran parte si tramutarono in ricchi dividendi per gli azionisti. Di seguito vediamo una rappresentazione, attraverso una tabella, dei ricavi e degli utili netti conseguiti dal colosso energetico italiano in ogni trimestre e in ogni anno a partire dal 2019, nonché una misura della redditività come percentuale dei guadagni sul fatturato generato.
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1° trimestre
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2° trimestre
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3° trimestre
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4° trimestre
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Totale
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2023
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Ricavi
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27,19
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19,59
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22,32
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24,62
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93,72
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Utile netto
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2,91
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1,94
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1,81
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1,64
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8,30
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Redditività
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10,70%
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9,90%
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8,11%
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6,66%
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8,86%
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2022
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Ricavi
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32,13
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31,56
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37,30
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31,53
|
132,52
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Utile netto
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3,27
|
3,81
|
3,73
|
2,49
|
13,30
|
Redditività
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10,18%
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12,07%
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10,00%
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7,90%
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10,04%
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2021
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Ricavi
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14,49
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16,29
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19,02
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26,76
|
76,56
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Utile netto
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0,27
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0,93
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1,43
|
2,11
|
4,74
|
Redditività
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1,86%
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5,71%
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7,52%
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7,88%
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6,19%
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2020
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Ricavi
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13,87
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8,16
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10,33
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11,63
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43,99
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Utile netto
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0,06
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-0,71
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-0,15
|
0,05
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-0,75
|
Redditività
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0,43%
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-8,70%
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-1,45%
|
0,43%
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-1,70%
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2019
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Ricavi
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18,54
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18,44
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16,69
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16,21
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69,88
|
Utile netto
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0,99
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0,56
|
0,78
|
0,55
|
2,88
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Redditività
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5,34%
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3,04%
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4,67%
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3,39%
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4,12%
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N.b. Valori espressi miliardi di euro
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Dai numeri si evince che nel pieno della pandemia, ossia nel secondo trimestre 2020, ENI ha subito una perdita ammontante a 710 milioni di euro, che ha rappresentato il peggior risultato trimestrale dei 5 anni considerati. Anche la redditività è stata la peggiore, riportando un passivo dell'8,7%. Viceversa, il 2022 è stato un anno stellare, con una crescita su tutta linea grazie all'aumento consistente dei prezzi di gas e petrolio. Alla fine dell'anno, ENI ha realizzato entrate record per quasi 133 miliardi di euro e una redditività del 10% mai vista prima. Il crollo delle quotazioni dei combustibili a partire dall'ultima fase del 2022 grazie all'aumento dell'offerta soprattutto di gas naturale liquefatto, ha comportato un fisiologico calo del fatturato e dei profitti nel 2023, che però si sono attestati a livelli record se si esclude l'anno precedente.