Il gran giorno è arrivato per ARM Holdings. Oggi il progettista di chip britannico farà il suo esordio a Wall Street, con
le azioni che inizieranno a essere scambiate a 51 dollari, nella fascia alta della forbice 47-51 dollari che era stata fissata dalla società per l'
IPO. Con questa quotazione,
ARM avrà una valutazione di 54,5 miliardi di dollari. La cifra è ben oltre il valore di 32 miliardi di dollari che l'azienda aveva sette anni fa quando è stata delistata da Softbank Group e superiore ai 40 miliardi di dollari dell'offerta di acquisto di Nvidia (poi tramontata a causa degli ostacoli delle autorità regolamentari).
In questi termini,
l'IPO del colosso dei chip con sede a Cambridge sarà la seconda più grande degli ultimi due anni (il primato è detenuto da
Rivian Automotive, che nel 2021 ottenne una valutazione di 64 miliardi di dollari). L'offerta comunque rappresenta un passo indietro rispetto al valore attribuito da SoftBank di 64 miliardi di dollari, quando il mese scorso ha acquistato attraverso il suo Vision Fund il 25% rimanente di ARM (in aggiunta alla quota del 75% che già possedeva).
La raccolta dall'IPO sarà di 4,87 miliardi di dollari. In precedenza ARM mirava a racimolare tra 8 e 10 miliardi di dollari da un'offerta pubblica iniziale, ma poi l'obiettivo è stato ridimensionato proprio a seguito del completamento dell'acquisizione di SoftBank ad agosto.
IPO ARM: retroscena sul prezzo delle azioni
Sul prezzo stabilito per l'IPO vi è un retroscena. Le azioni avrebbero potuto essere prezzate anche a 52 dollari, ossia al di sopra dell'intervallo 47-51 dollari, in quanto la domanda aveva superato di 12 volte l'offerta. Tuttavia, in una riunione di ieri tra l'Amministratore delegato di SoftBank, Masayoshi Son, e i banchieri che hanno partecipato all'IPO, si è convenuto di evitare un incremento di 1 dollaro, equivalente a circa 1 miliardo di dollari di valore in più.
La ragione è stata dettata dal fatto che la risalita del prezzo potrebbe essere più forte partendo da una base inferiore. Secondo i feedback degli investitori le azioni oggi al Nasdaq potrebbero essere scambiata tra 57 e 62 dollari.
ARM: vanno comprate le azioni oggi?
Dopo l'IPO, SoftBank manterrà una quota del 90% delle azioni, quindi solo una porzione sarà a disposizione degli investitori. Come parte dell'IPO, la società ha accantonato oltre 700 milioni di dollari delle azioni da destinare ad Intel, Apple, Nvidia, Samsung e Taiwan Semiconductor Manufacturing. I sottoscrittori hanno la possibilità di acquistare fino a 7 milioni di azioni aggiuntive.
Nei giorni scorsi sono stati lanciati alcuni avvertimenti da parte degli analisti sull'opportunità di gettarsi a capofitto per acquistare le azioni ARM una volta iniziate le contrattazioni. Il rischio di comprare a valori troppo elevati è da tenere in considerazione. Anche perché vi sono tre fattori che potrebbero rivelarsi dei venti contrari nel business della società britannica.
Anche se l'azienda potrebbe sfruttare il boom dell'intelligenza artificiale, nel breve periodo gli esperti del settore vedono una situazione differente rispetto a quella di Nvidia. I chip progettati dalla società di Cambridge sono indirizzati più che altro ad una gamma ristretta di dati di grande potenza e non tanto (come per Nvidia) per la gestione di big data.
In secondo luogo il mercato degli smartphone è in calo e il 99% dei dispositivi a livello mondiale contengono chip progettati da ARM. Questo è già evidente dall'andamento delle vendite dell'azienda, come mostra l'ultimo bilancio fiscale chiusosi al 31 marzo 2023. I ricavi sono diminuiti a 2,68 miliardi di dollari, contro i 2,70 miliardi di dollari dell'anno precedente.
In terzo luogo, un quarto del fatturato è prodotto in Cina. Visti i rapporti tesi tra Pechino e l'Occidente, l'esposizione verso il Dragone rappresenta un rischio da non trascurare.