La settimana si apre con un appuntamento molto importante per JP Morgan Chase: la più grande banca del mondo è attesa dall'Investor Day, l'appuntamento in cui il management presenta le strategie di crescita e gli obiettivi finanziari dell'azienda agli investitori. All'evento l'istituto finanziario americano arriva con alle spalle un anno da record sotto il profilo dei profitti e forte di una solidità finanziaria.
Nonostante l'integrazione della First Republic Bank, JP Morgan ha tenuto basso il livello dei crediti in sofferenza e contenuto la migrazione dei depositi verso forme più remunerative di impiego dei risparmi come i fondi monetari. Anzi, ha attratto denaro dai clienti di altre banche che spostavano i loro fondi dopo quanto successo nella primavera del 2023 con il collasso di alcuni istituti.
JP Morgan Chase: cosa aspettarsi dall'Investor Day di oggi
Cosa aspettarsi quindi dall'Investor Day di oggi? I punti su cui gli investitori concentreranno la loro attenzione sono almeno cinque.
Il primo riguarda le proiezioni di JP Morgan sul reddito netto da interessi, ossia sulla differenza tra ciò che la banca guadagna dai tassi applicati a mutui e prestiti a famiglie e imprese e quello che paga sui depositi dei clienti. Recentemente il gigante finanziario newyorchese ha previsto per quest'anno un margine netto di 89 miliardi di dollari che, nonostante sia maggiore degli 88 miliardi di dollari stimati dagli analisti, ha lasciato gli operatori con l'amaro in bocca.
Un altro tema su cui sarà focalizzata l'attenzione degli operatori concerne l'intelligenza artificiale. "Il costante investimento fatto da JP Morgan in persone, prodotti e tecnologia, compresa l'intelligenza artificiale, è il modo in cui la banca è riuscita a stare al passo con i tempi", ha affermato Jason Goldberg, analista di Barclays. L'istituto finanziario ha destinato un budget per la tecnologia di 15 miliardi di dollari. Cifra che potrebbe anche essere ritoccata per adeguarsi all'evoluzione dell'AI (Artificial Intelligence).
I piani di buyback. Alcuni sono delusi dalla moderazione di JP Morgan sui riacquisti mentre altri sono soddisfatti, a condizione che gli utili rimangano forti e la banca faccia acquisizioni. "In cima alla nostra agenda c'è il fatto che il management mostri chiaramente la traettoria dei ricavi futuri e la loro sostenibilità, con forti margini di profitto", ha affermato Brian Mulberry, gestore di portafoglio clienti di Zacks Investment Management, che possiede azioni JP Morgan. Gi analisti in media stimano che quest'anno i riacquisti ammontino a 12,7 miliardi di dollari.
Un altro punto saliente sarà la modalità di impiego della liquidità accumulata per gli investimenti e la crescita. "Vorremmo vedere in cosa sta investendo la banca, le sacche di crescita, la diversificazione dei prodotti e le opportunità che vede al di là del settore bancario tradizionale", ha detto David Ellison, gestore di portafoglio di Hennessy Funds, azionista di JP Morgan.
Infine gli investitori vorranno sapere qualcosa in più sulla successione di Jamie Dimon. Lo scorso anno l'attuale CEO, al comando della banca da 18 anni, ha detto che le sue dimissioni potrebbero arrivare in un arco di 3-5 anni, ma già si pensa al dopo Dimon. Gli operatori temono che il successore non sia all'altezza, che non abbia cioè la forza necessaria per guidare una banca di questa portata in un ambiente che si presenta sempre più sfidante. Il Consiglio di amministrazione di JP Morgan ha identificato i co-CEO delle sezioni Commercial Banking e Investment Banking, Jennifer Piepszak e Troy Rohrbaugh, come candidati per il posto di vertice. In lizza, però vi sono anche l'Amministratore delegato dell'unità Consumer & Community Banking, Marianne Lake, e il CEO della divisione Asset & Wealth Management, Mary Erdoes.