Sulle Borse europee oggi brilla il titolo Novo Nordisk che, con un guadagno di oltre il 12%, registra la performance migliore dall'agosto 2023. A calamitare gli acquisti è stata la notizia che la sperimentazione dell'azienda in fase iniziale di un farmaco anti-obesità ha prodotto una perdita di peso fino al 22%. In confronto, le persone che hanno preso un placebo hanno visto il loro peso aumentare del 2%.
Il risultato rappresenta un'iniezione di fiducia per l'azienda, dopo gli esiti deludenti degli studi clinici di alcuni prodotti contro l'obesità delle scorse settimane e la notizia che il governo americano avrebbe preso di mira i farmaci di punta, Ozempic e Wegovy, per tagliare i prezzi.
Ora aumentano le speranze che la pipeline della casa farmaceutica danese possa arricchirsi e costituisca una base solida in un mercato che potrebbe presto diventare affollato. E, soprattutto, rilancia Novo Nordisk nella sfida con il rivale Eli Lilly. Il produttore americano attualmente è altrettanto attivo nel trovare composti che portino a un'efficacia maggiore e con tempi più rapidi rispetto ai prodotti attualmente in commercio e in particolare che riducano gli effetti collaterali.
Novo Nordisk: ecco cosa dice lo studio
Il nuovo farmaco di Novo Nordisk, denominato amicretina, combina due meccanismi in una sola molecola: il GLP-1, un ormone prodotto dall'intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone che sta alla base di Ozempic e Wegovy, un altro ormone intestinale chiamato amilina. La differenza rispetto a CagriSema, i cui studi di Novo hanno deluso le attese il mese scorso, è che i due composti non sono separati. Nel corso della sperimentazione, i pazienti che hanno assunto l'iniezione una volta alla settimana hanno perso più peso con la dose più alta dopo un trattamento di 36 settimane.
All'inizio dello scorso anno, una versione giornaliera dell'amicretina in pillola di Novo ha dimostrato di portare a una perdita di peso del 13,1% dopo 12 settimane. A settembre l'azienda ha dichiarato che prevedeva di decidere su ulteriori studi per l'amicretina dopo i dati della sperimentazione con la versione iniettabile. L'ultimo studio ha coinvolto 125 persone, ma affinché il farmaco arrivi sul mercato occorrono ancora molti anni e dovrà essere testato prima su migliaia di persone per poter dire con assoluta certezza di essere efficace.
Ad ogni modo, Martin Lange, vicepresidente esecutivo per lo sviluppo di Novo Nordisk, ha affermato che il gruppo è stato "molto incoraggiato" dai risultati dello studio sull'amicretina. "I risultati osservati nello studio supportano il potenziale di riduzione del peso di questo nuovo agonista unimolecolare del GLP-1 e del recettore dell'amilina, l'amicretina, che abbiamo precedentemente visto con la formulazione orale".