Seduta movimentata per le
azioni Peloton nell'after hours di Wall Street, con
perdite che sono arrivate fino a oltre il 13%. A innescare la volatilità è stato l'annuncio del lancio di "un
rifinanziamento globale" per evitare una crisi di liquidità dettata dal calo delle vendite.
Nel dettaglio, la società collocherà obbligazioni senior convertibili con scadenza 2029 per 275 milioni di dollari attraverso un'offerta privata, in aggiunta a un prestito a termine di 5 anni per 1 miliardo di dollari e a una linea di credito revolving da 100 milioni di dollari. Con il denaro raccolto, l'azienda potrà riacquistare obbligazioni senior convertibili in scadenza nel 2026 da 800 milioni di dollari e rifinanziare il prestito a termine esistente.
"Nel complesso, i nostri obiettivi di rifinanziamento sono quelli di ridurre la leva finanziaria ed estendere le scadenze a un costo del capitale misto ragionevole", ha affermato la società in una lettera agli azionisti. "Siamo incoraggiati dal supporto e dall'interesse in entrata da parte dei nostri finanziatori e investitori esistenti e non vediamo l'ora di condividere di più su questo argomento". Le banche con cui Peloton sta lavorando per il rifinanziamento della sua attività sono JP Morgan Chase e Goldman Sachs.
Peloton: la situazione è critica
La nuova strategia di rifinanziamento dell'azienda rientra in un piano di ristrutturazione messo in atto per far fronte alle difficoltà di cassa generate dalla continua diminuzione della domanda per i prodotti legati al fitness. In questo contesto, l'Amministratore delegato Barry McCarthy ha annunciato le sue dimissioni all'inizio del mese prevedendo nel contempo di tagliare il 15% della forza lavoro per diminuire i costi e rendere l'azienda più profittevole in un contesto caratterizzato dal calo delle entrate. Questo si accompagna alle chiusure di altri showroom di vendita al dettaglio, attuando modifiche al piano di vendita internazionale.
Con queste mosse, Peloton prevede di ridurre le spese annuali di oltre 200 milioni di dollari entro la fine del 2025. La maggior parte dei risparmi verrà dai costi del personale, mentre il resto riguarderà il marketing, l'IT e il software. Il CEO ha riferito circa l'importanza per la società di produrre un free cash flow positivo in modo da renderla "un debitore più attraente" per rifinanziare il suo debito.
La situazione però resta critica. Le entrate dell'azienda sono diminuite per il nono trimestre consecutivo scendendo a 718 milioni di dollari nell'ultimo trimestre fiscale rispetto ai 748 milioni di dollari dello stesso periodo di un anno fa. La crescita manca da dicembre 2021, quando la domanda dei prodotti di fitness era alta per via del fatto che le persone non erano ancora tornate in palestra con la pandemia da Covid-19 in corso.
Peloton continua a perdere denaro. Nel terzo trimestre fiscale ha registrato un passivo di 167,3 milioni di dollari. I cattivi dati aziendali impediscono il raggiungimento di un free cash flow positivo. Il costo dell'hardware è molto elevato e non riesce a essere compensato da vendite sufficienti dopo che con la fine della pandemia le palestre si sono riattivate.
A poco sono valsi i tentativi dell'azienda di rilanciare le vendite attraverso la rimozione dell'opzione di abbonamento gratuito dalla sua app di fitness, l'offerta rivolta all'incremento del benessere aziendale e le collaborazioni con alcuni grandi marchi. Alla luce di questo quadro a tinte fosche, la società ha abbassato le prospettive delle entrate per l'intero anno dell'1% a 2,69 miliardi di dollari, al di sotto di quanto si attendeva il consensus (2,71 miliardi di dollari).