Questa settimana
si saprà di più sull'IPO di Ampere, la divisione veicoli elettrici e software di Renault. Il 15 novembre l'Amministratore delegato del colosso automobilistico francese, Luca De Meo, parlerà di fronte agli investitori della quotazione che mira a una
valutazione tra 8 e 10 miliardi di euro nell'ambito di una più ampia fase di trasformazione aziendale attraverso le auto elettriche.
Il grande obiettivo di Renault è quello di creare un'alternativa europea a Tesla, sfidando la concorrenza dei produttori cinesi. Tuttavia, De Meo è stato molto chiaro. "Non ho intenzione di mettere sul mercato Ampere a sconto", ha detto. Sul fronte della tempistica, l'unità EV dovrebbe sbarcare in Borsa tra aprile e maggio del 2024, ma le incertezze sono molte. La guerra dei prezzi innescata da Tesla e il flop di alcune quotazioni molto attese come Arm Holdings e Birkenstock Holding hanno messo un freno alle velleità di Renault.
Renault: cosa significa l'IPO di Ampere
I problemi di Renault nel settore delle auto elettriche ultimamente si stanno facendo pesanti. Il gruppo perde quote di mercato in Europa, con l'eliminazione di Zoe - uno dei modelli più venduti nel settore - e le vendite al di sotto delle aspettative di Megan E-Tech, che si pensava potesse tenere testa alla Model 3 di Tesla. A inizio anno la casa automobilistica con sede a Boulogne-Billancourt si era data come obiettivo quello di produrre oltre 100 mila veicoli Megan per tutto il 2023. Alla fine del terzo trimestre le consegne sono ancora a 35 mila unità.
Con l'IPO di Ampere, il piano di sviluppo EV di Renault potrebbe avere un'accelerata, tenuto conto che entro la fine del decennio saranno in scena altri cinque veicoli elettrici a marchio Renault, oltre Megan E-Tech. "Il gruppo ha un disperato bisogno di nuovi prodotti per competere meglio con il gruppo Volkswagen, che ha 15 modelli disponibili ad oggi, e Stellantis, che offre 23 modelli, compresi i furgoni", ha dichiarato Felipe Munoz, analista globale di Jato Dynamics.
Le opinioni degli analisti
Diversi analisti sono scettici sull'IPO di Ampere. Philippe Houchois di Jefferies, ad esempio, reputa che gli attuali piani di IPO dovrebbero essere riconsiderati in quanto "sembrano eccessivamente diluitivi per gli azionisti esistenti, date le alternative offerte dalla forza del bilancio di Renault".
La società ha molta liquidità e tra l'altro potrebbe vendere almeno in parte le azioni Nissan che valgono complessivamente 4,8 miliardi di dollari. Tuttavia, Renault vuole attirare nuovi investitori e secondo alcuni potrebbe far scivolare la valutazione di Ampere al di sotto degli 8 miliardi di dollari.
Pierre-Olivier Essig, analista di AIR Capital, invece pensa che, visto lo stato dei mercati attuale, "l'IPO potrebbe non essere una grande idea in questo momento", anche se alla fine crede che l'offerta pubblica iniziale avrà successo.