L'accordo sul tetto al debito USA probabilmente ha messo la parola fine all'incubo che aleggiava sui mercati finanziari di un default degli Stati Uniti. Il condizionale è d'obbligo in quanto il compromesso raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti
Joe Biden e il presidente repubblicano alla Camera Kevin McCarthy dovrà essere ancora approvato dal Congresso mercoledì 31 maggio. I numeri sono dalla parte dell'accordo, ma un nugolo di Repubblicani è rimasto insoddisfatto perché ritiene che quanto è stato stabilito sia troppo sbilanciato a sinistra. Quindi, non si esclude una quantità importante di voti contrari.
I mercati hanno reagito complessivamente in maniera blanda. Le buone performance che sono arrivate dai mercati asiatici non sono state seguite dalle Borse europee, che nelle contrattazioni di oggi sono in leggero calo. Mentre sul fronte delle materie prime, petrolio e oro viaggiano intorno alla parità, a testimonianza del fatto che gli investitori non hanno preso una posizione netta - né in termini rialzisti con acquisti di greggio, né sotto forma di beni rifugio con acquisti di oro. Anche il dollaro USA - che si era rinforzato sulle tensioni riguardo un possibile mancato accordo - oggi è poco mosso. I titoli di Stato USA hanno avuto un andamento misto, a seconda delle scadenze. I T-Note a breve termine sono rimasti pressoché invariati, mentre i futures legati ai Treasury a lunga scadenza hanno registrato un rally.
Wall Street: cosa significa l'accordo sul tetto al debito USA
E le azioni a Wall Street? Oggi la Borsa americana è chiusa per il Memorial Day, ma sarà importante vedere la reazione nella seduta di domani. Tuttavia, probabilmente sarà necessario attendere il fine settimana per avere un quadro più nitido della situazione, in quanto l'accordo sarà stato già giudicato dal Congresso e saranno stati pubblicati i dati sull'occupazione americana.
Se gli Stati Uniti si sono liberati dalla spina nel fianco rappresentata dal tetto al debito USA probabilmente è una buona notizia per i mercati azionari, ma c'è da vedere quanto di questa notizia sia già incorporata nei prezzi delle azioni. "I mercati dovrebbero tirare un sospiro di sollievo. L'accordo sembra ben bilanciato tra la riduzione della spesa e non mettere a repentaglio la crescita, ed è probabile che sia un piccolo positivo per i titoli del Tesoro USA", ha dichiarato Chang Wei Liang, strategist di DBS Group Holdings a Singapore.
Secondo gli analisti di UniCredit, "il sentiment del mercato è rimasto generalmente costruttivo durante la notte, anche se gli investitori probabilmente vorranno aspettare che l'accordo sul debito statunitense passi al Congresso prima di assumere un'ulteriore esposizione agli asset rischiosi".
Jeremy Siegel, professore di finanza alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania, sottolinea che i futures dell'S&P 500 sono in rialzo dopo l'accordo raggiunto sul debito, visto che "cancella un po' di incertezza". L'economista però ritiene che
la principale preoccupazione per gli investitori a Wall Street sia legata alla Federal Reserve. "I problemi bancari non porteranno a una crisi dei depositi, ma all'inasprimento degli standard di prestito, in particolare per le piccole e medie imprese. Sono preoccupato per la seconda metà dell'anno".