Uno degli aspetti da tenere in maggiore considerazione quando si comprano degli ETF obbligazionari è quello della tassazione dei proventi. Viste le diverse nature degli strumenti obbligazioni incorporati in un ETF (titoli di stato e corporate in particolare), quando le cedole cominciano ad essere importanti come negli ultimi mesi grazie al rialzo dei tassi BCE, una tassazione al 12,5% rispetto al 26% fa la differenza. Ogni punto percentuale sono circa 12 punti base che l’investitore trattiene nelle sue tasche. Su una cedola del 4% fa quasi mezzo punto di interesse perso per strada a causa della tassazione non agevolata. Particolari non irrilevanti per somme di un certo tipo.
Se parliamo di ETF armonizzati, quindi tutti quelli quotati nell’Unione Europea, la legge prevede che i proventi periodici o quelli realizzati alla vendita (capital gain) siano tassati con ritenuta a titolo d’imposta del 26%.
La base imponibile può però subire una riduzione quando l’oggetto di investimento sono titoli di stato italiani o esteri white list. In caso di ETF che replicano titoli di Stato italiani, di Paesi white list o emessi da enti sovranazionali l’aliquota scende al 12,5%.
Nel caso, ad esempio, di un ETF Euro Aggregate bond costituito dal 50% di titoli di stato europei white list e per il 50% da obbligazioni corporate, i proventi dei primi saranno assoggettati a tassazione del 12,5%, quelli dei secondi al 26%.
Come leggere il documento sulla fiscalità degli ETF
Ma come facciamo a sapere se il nostro ETF ha le caratteristiche per subire una tassazione dei proventi al 12,5% rispetto al 26%? Ogni emittente mette a disposizione dei propri clienti sul sito istituzionale una sezione nella quale viene indicata la fiscalità alla quale sono assoggettati i proventi degli ETF. Vediamo qualche esempio.
Se andiamo ad esempio a cercare il livello di tassazione di un fondo Lyxor euro Government Bond, entrando nella pagina dell’emittente dedicata al prodotto e scorrendo in basso, nella parte documenti scopriremo una sezione dal nome “percentuali dei titoli a tassazione agevolata”. In questo comodo pdf scopriremo per ogni titolo collocato da Lyxor la percentuale di titoli white list e assimilati. Nello specifico 99,73% sono titoli assoggettati a tassazione al 12,5%.
Altro esempio questa volta però per un ETF di SPDR. Dalla home page della pagina dedicata agli ETF di SPDR, entrando nella sezione “risorse”, troviamo un documento dal titolo “avvisi e documenti sulla tassazione”. Un file excel facilmente scaricabile riporta per ogni ETF la percentuale di percentuale di tassazione sotto la colonna % white list and similar. L’ETF Euro Aggregate Bond scopriamo avere una tassazione agevolata del 63%, l’ETF Emerging Market Local Bond del 93%, l’Euro Corporate Bond 0-3 yrs di 0% come era lecito attendersi.
Prima di scegliere un ETF è quindi altamente consigliato dare un’occhiata a questi interessanti documenti che ogni casa espone in assoluta trasparenza. Serve un po' di ricerca la prima volta, ma poi trovato il file utile alla causa sapremo con assoluta certezza quanto i proventi di quell’investimento saranno soggetti a tassazione favorevole e quanti no.