Investire nella silver economy è uno di quei temi che spesso viene rispolverato per giustificare certe scelte di investimento capaci di assecondare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione con modelli di consumo differenti. Come questo si traduca poi nella pratica dell’investitore comune è tutto un altro discorso, ma indubbiamente l’ETF di VanEck Bionic Engineering rientra in quella categoria di tematici che forse più di ogni altro calza perfettamente a pennello per chi volesse esplorare questa nuova frontiera della scienza.
Cybo, questo il ticker dell’ETF, segue infatti la performance del portafoglio di un drappello neanche tanto numeroso di società innovative.
L’indice replicato è il MVIS Global Bionic Healthcare ESG Index che in un concentrato a replica fisica di 25 posizioni dovrebbe qualificare le principali società mondiali del settore. Secondo il KID i titoli azionari che fanno parte dell'Indice devono essere emessi da società che generano almeno il 50% (il 25% per i componenti attuali) dei loro ricavi da impianti medici, dentali o correlati alla vista, bioprinting, protesi o conservazione di organi e tessuti. Sono escluse le società che si occupano di dispositivi impiantabili o indossabili o di materiali utilizzati solo a scopo cosmetico.
Naturalmente CYBO è un tematico a tutti gli effetti sul quale è inutile fare indagini storiche essendo partito da meno di un anno, con il solo indice sottostante sul quale possiamo fare un confronto novembre 2022-2023 e che si è tradotto in una performance negativa del 4%.
L'ETF VanEck Bionic Engineering in dettaglio
Osservando le metriche fondamentali scopriamo subito che queste società hanno tutti i difetti dei tematici al momento del lancio. Un rapporto prezzo utili sopra 40 e prezzo valore di libro di 4. Acquisti molto cari quelli fatti su queste società del settore bionico.
Dominano gli Stati Uniti con l’80% di peso seguiti da Svizzera (7%) e Australia (4%). Small Caps allo stato puro lo stile visto che tra le società presenti non ci sono nomi conosciuti ai più. Dexcom, Stryker, Medtronic possono vantare un peso a testa del 10%, seguite da altre realtà molto più confinanti con il mondo biotech che con la tecnologia.
Quotato in Italia, ma anche in Svizzera e UK, questo ETF ha una capitalizzazione per il momento di poco inferiore ai 5 milioni di dollari, elemento che potrebbe rivelarsi un fattore negativo quando e se le masse non dovessero assumere consistenze maggiori nei prossimi mesi. Le spese correnti di 0,55% sono importanti e possono proteggere per un certo periodo di tempo il break even del prodotto, ma nel lungo periodo questo, come altri prodotti così di nicchia sono ovviamente a rischio chiusura o comunque illiquidità.
La nuova frontiera degli impianti collegati al benessere delle persone, soprattutto (ma non solo) quella appartenente alla silver economy è affascinante. Tutto da verificare se anche redditizio in Borsa, ma questo lo scopriremo solo fra un po' di tempo. Intanto seguiamo questo nuovo ETF di VanEck dopo lo sbarco in borsa.