In un fiorire di fondi ed ETF tematici non poteva che arrivare sul mercato anche un “megatrend” che raggruppa in un unico prodotto quelli che sono i settori teoricamente ad elevato tasso di crescita di prezzo e di utili per il futuro.
WisdomTree è l’emittente di un ETF che, sulla falsa riga di fondi celebri (ad esempio il Pictet Megatrends), cerca di mettere insieme in un unico prodotto gestito società quotate che dovrebbero cavalcare i temi di maggiore cambiamento dei prossimi anni.
ETF Megatrend: puntare sulle società orientate ai cambiamenti sociali
WisdomTree Megatrends UCITS ETF, questo il suo nome, si propone di replicare un indice WisdomTree Global Megatrends Equity Index che al suo interno contiene società operative in diversi settori orientati ai cambiamenti sociali, demografici, tecnologici, ambientali o geologici.
ETF a gestione attiva visto che nel KID viene indicato che l’asset allocation sarà strategica con una componente tattica. La selezione dei titoli sarà effettuata attivamente dal team di gestione con una priorità affidata alle azioni con migliore momentum di mercato per tema. Le società saranno circa 600 all’interno del paniere dell’ETF ribilanciate trimestralmente con criteri di selezione che escluderanno le aziende non in grado di soddisfare i filtri ESG stabiliti dall’emittente.
Lo strumento ha un costo non basso, siamo a 0,5% di commissioni di gestione a cui aggiungere 0,20% di commissioni di transazione interne all’ETF.
ETF Megatrend: quali temi sono presenti?
Entrando nel sito dell’emittente scopriamo quali temi sono presenti e con quale grado di distribuzione. Attorno al 10% di peso troviamo temi come i semiconduttori, cybersecurity, cloud computing, intelligenza artificiale e blockchain. A seguire con percentuali comprese tra il 9% e il 5% abbiamo infrastrutture digitali, healthtech, produzione e storage di energia sostenibile e altri temi residuali.
Il peso del tech è ovviamente notevole con un 60% che fa il paio con il quasi 70% di Stati Uniti. Molto diversificato comunque il portafoglio con i primi 5 titoli (Cleanspark, TSW, Coinbase, Nvidia e Broadcom) che non superano il peso del 3% a testa. Anche a livello di stile la diversificazione sembra buona con il 60% di large cap e il resto diviso tra mid e small cap.
Fa riflettere il dato sui fondamentali. Essendo un ETF tematico non stupisce il rapporto tra prezzo utili elevato stimato in 36 con un rapporto prezzo valore di libro superiore a 3.
L’ETF a replica fisica ottimizzata si presenta indubbiamente come una novità nel mondo dei tematici raggruppando in un unico contenitore quelli che sono i temi più gettonati dagli stessi risparmiatori. Attenzione ai costi del prodotto e alle valutazioni delle società presenti nell’ETF e particolarmente importanti. Sarà interessante verificare fra qualche mese il livello di volatilità e beta rispetto al mercato di questo strumento che comunque rappresenta una interessante novità.