Nvidia continua a volare e diversi analisti cominciano a chiedersi se l’azione americana non sia entrata in quella fase tipicamente etichettata come una bolla speculativa pronta a scoppiare. Il guadagno di prezzo degli ultimi 5 anni è spettacolare con un +1.922%.
Ovviamente nessuno può sapere se questa ipotesi della bolla speculativa è veritiera anche perché finora l’ingresso nel ristretto club delle società tech con capitalizzazione di borsa sopra 1 trilione di dollari non ha mai coinciso con lo sgonfiamento improvviso del fenomeno. Apple, Amazon, Microsoft sono lì ad insegnarlo.
Dopo la pubblicazione dell’ennesima trimestrale dei record e aver compreso che l’intelligenza artificiale sta facendo letteralmente arricchire gli azionisti, può valere la pena cercare di capire quali sono gli ETF Nvidia dipendenti, ovvero gli strumenti passivi dove il peso della società è molto elevato e tale da poter incidere negativamente sulle valutazioni dello strumento qualora quella in corso dovesse effettivamente rivelarsi una speculazione eccessiva.
Gli ETF dove il peso delle azioni Nvidia è elevato
L’ETF dove il peso della azioni Nvidia è decisamente importante è Amundi Msci Semiconductor ESG Screened. Questo ETF dal ticker emblematico (Chip) contiene ben il 26% di azioni Nvidia pur possedendo 75 società nel paniere complessivo. Il +75% dell’ETF in un anno ha un responsabile abbastanza evidente.
Distante una decina di punti percentuali, con il 14% di peso di Nvidia sul totale troviamo l’ETF Global X Robotics & Artificial Intellingence che possiede poco meno di 40 partecipazioni.
A dire il vero questo è l’unico tematico sull’AI con un peso così elevato mentre diversi sono i settoriali tech che seguono da vicino. Ad esempio, Invesco World Technology pur se con un paniere di quasi 100 azioni possiede il 13% di partecipazioni in Nvidia. Sulla stessa lunghezza d’onda Amundi S&P Global Information Technology.
Tra i tematici più di nicchia segnaliamo invece una concentrazione di Nvidia importante sugli ETF Lyxor Msci Future Mobility, VanEck Video Gaming e iShares Metaverse, tutti con partecipazioni sopra al 8%.
Per chiudere questa carrellata giusto segnalare quanto effettivamente pesa Nvidia all’interno dell’indice globale per eccellenza, ovvero quel Msci World che investe solo nelle azioni dei paesi sviluppati e che vede Nvidia al terzo posto dietro a Apple e Microsoft con un peso percentuale del 2,5% (2,2% sull’indice All Country World Index che contiene le azioni emergenti).
Nvidia rappresenta indubbiamente una società la cui crescita di giro d’affari (e di prezzo) è stata spettacolare e sotto certi versi inattesa dopo la pandemia. La performance di certi ETF che possedevano l’azione ha assunto cortorni rilevanti come nel caso di Amundi Semiconductor che ha visto salire il suo valore di oltre il 200% nel giro di un lustro appena.
Ovviamente le fortune potrebbe trasformarsi in vulnerabilità nel caso il mercato dovesse prendere atto di valutazioni di prezzo di Nvidia arrivate a livelli eccessivi.
Un check dei portafogli in ETF con opportuni ribilanciamenti nel rischio di esposizione verso la singola società, magari andando su ETF più diversificati, può certamente essere un’attività di buonsenso da mettere in campo arrivati a questo punto.