Ho dedicato diversi articoli all’India e alla sua crescita all’interno dei principali indici emergenti. Quello che fino a pochi mesi fa sembrava un ruolo destinato alla Cina, silenziosamente ma con valori crescenti, sembra invece volerselo prendere un Paese che è avviato a rimanere saldamente in sella come il più popoloso al mondo, ma anche economicamente come il più performante tra i paesi BRIC.
Con la Cina coinvolta in una deflazione che non sembra voler mollare la presa, la Russia alle prese con la guerra con l’Ucraina e preda di sanzioni applicate dal mondo occidentale, e un Brasile che cresce ma a ritmi non da paese emergente, l’India anche a livello di performance azionarie sembra avanzare a un ritmo impressionante.
Il +55% degli ultimi 3 anni e il +90% degli ultimi 5 anni degli ETF in euro che replicano l’indice Msci India lo testimoniano.
Cresce il peso dell'India negli indici emergenti: è duopolio con Pechino
Ma in questo articolo vorrei soprattutto fare il punto su quelli che sono i pesi gradualmente crescenti che stanno assumendo all’interno dei principali paesi emergenti le azioni indiane.
Cominciamo dal classico Msci Emerging market. Qui l’India è salita al 18% con la Cina (al 23%) sempre più vicina. Questa ascesa indiana ha permesso al settore tech di ritornare ad essere il primo per peso seppur di qualche decimale rispetto alla finanza. Rimanendo nel mondo emergente, ma cambiando indice (Ftse), il peso dell’India è ancora più elevato con il 21% ad appena 4 punti percentuali rispetto alla Cina.
Passando dalle large cap alle small caps emergenti, l’India ha rafforzato il suo primato. Con il 26% di peso le piccole e medie imprese indiane staccano decisamente Taiwan (al 21%) e scavano un solco rispetto alla Corea del Sud (12%).
Andando al solo continente asiatico, negli indici Msci Emerging Asia l’India pesa per il 21% del portafoglio totale con un gap che si riduce rispetto al sempre considerevole peso della Cina (29%).
Se cambiamo tipologia di indici e passiamo al filone ESG/SRI il peso dell’India è invece più modesto, ma sempre importante.
Ad esempio, negli indici Msci SRI l’India è il terzo Paese per peso con il 13% dietro Taiwan e Cina. Lo stesso risultato lo troviamo sugli indici Msci ESG dove Taiwan e Cina stanno ampiamente sopra il 20% mentre l’India si posiziona distante al 13%.
L’India è un classico esempio di come gli indici ribilanciano continuamente i pesi tra i vari paesi seguendo quello che è il maggior interesse del mercato in una sorta di strategia trend follower. Se la Cina è stata una zavorra, l’India ha controbilanciato crescendo di importanza creando un vero e proprio duopolio nel mondo azionario emergente. Nuovi campioni all’orizzonte non se ne vedono e quindi le sorti di questi due mercati azionari potrebbero fare la differenza nel permettere o meno agli indici emergenti di recuperare parte del terreno perduto in questi anni rispetto ai paesi sviluppati.