I dati trimestrali pubblicati dalla società americana Nvidia, leader mondiale nel settore tech, hanno infiammato soprattutto il mondo dei semiconduttori per la view espressa dalla stessa azienda sull’immediato futuro. E anche gli ETF che investono nel tema sono decollati.
Nvidia ha riportato utili per azione nel primo trimestre del 2023 di quasi il 20% superiori alle attese. Se il fatturato ha superato i 7 trilioni di dollari, è stata soprattutto la guidance sul secondo trimestre dell’anno che ha sorpreso gli analisti con un fatturato previsto di addirittura 11 miliardi di dollari, il 50% in più rispetto alle stime. Il primo produttore al mondo di chip e quinto titolo per capitalizzazione a Wall Street ha indicato chiaramente che l’intelligenza artificiale sta avendo un impatto incredibile sulla domanda di chip con una diffusione rapidissima accompagnata da una domanda in aumento a doppia cifra percentuale.
Chiaramente tutto il settore dei semiconduttori è balzato all’insù dopo la pubblicazione dei dati. ETF compresi.
Investire sui semiconduttori con gli ETF
Sono prevalentemente due gli ETF con masse amministrate sopra i 100 milioni di euro degni di attenzione, uno emesso da iShares e uno da VanEck. Un tema che non scalda più di tanto l’immaginazione degli investitori ma che certamente ha un’importanza strategica e anche geopolitica come testimonia l’interesse del mondo per l’autonomia di Taiwan.
Proprio Nvidia (assieme all’olandese Asml) ha il peso più importante all’interno dell’ETF di VanEck con il 10% di un paniere composto da 25 titoli per il 75% locati negli Stati Uniti. Più diversificato l’ETF di iShares MSCI Global Semiconductors con oltre 250 titoli e sempre la solita Nvidia a capeggiare la fila (8%) seguita da BroadCom e Asml. Leggermente più basso rispetto a Vaneck il peso degli Stati Uniti che cubano “solo” il 63%.
Praticamente rimarginate tutte le perdite del 2022, il sito di Msci ci offre una prospettiva decisamente interessante di quella che è stata la storia dell’investimento in borsa dei semiconduttori dal 2000 ad oggi. Il +7,4% annuo composto si eleva rispetto al 5,8% raccolto da un indice mondiale come Msci World, ma solo negli ultimi 10 anni la crescita di valore dell’indice Msci Semiconductor ha superato il 20% annuo contro il 8,7% di un azionario globale.
Multipli elevati ma non da bolla speculativa visto che il rapporto prezzo utili è di 26 contro il 20 di un azionario globale. Dove si paga più cara l’esposizione è sotto il lato del rischio con una volatilità annua del 32%, doppia rispetto ad un tradizionale azionario mondiale. La differenza di questo indice rispetto agli ETF è che non vengono applicati cap e quindi il peso di Nvidia raggiunge il 25%. Negli ETF invece questo rischio di eccessiva concentrazione su un titolo viene evitato.
Il grafico dell’ETF di iShares mostra chiaramente che da oltre un anno il settore era compresso sotto primarie resistenze. Ora violate con decisione al rialzo. A quanto pare il tappo è saltato e questo è un’ottima notizia per chi vuole investire nel tema semiconduttori.