Investire secondo i principi cattolici si può fare anche con ETF e in questo articolo cercheremo di capire con quali risultati e copertura geografica.
Esistono tre ETF quotati in Europa che replicano indici ispirati al rispetto dei principi cattolici. Due di questi sono operativi sul mercato azionario, mentre uno investe in obbligazioni emergenti.
Sintetizzando, i principi cattolici vengono determinati da una serie di parametri di valutazione relativi a integrità morale, giustizia sociale, abolizione della pena di morte e cura del pianeta sulla base di dati di rating ambientali, sociali e di governance, oltre che all’esclusione di società impegnate in attività controverse.
ETF: i prodotti per investire secondo i principi cattolici
Se prendiamo ad esempio l’ETF Lyxor MSCI World Catholic Principles ESG scopriamo dal KID che la politica di gestione dell’ETF prevede di investire in società presenti nell’indice azionario mondiale Msci che hanno un rating ESG superiore alla doppia B escludendo tutte le aziende coinvolte in controversie che riguardano il tema armi, gioco d'azzardo, intrattenimento per adulti, che non sono coinvolte in attività che hanno qualche legame con cellule staminali, aborti e contraccettivi e benessere degli animali, che hanno precisi obiettivi di riduzione delle emissioni ambientali.
Questo ETF è costituito da oltre 800 società mondiali replicate fisicamente ed inevitabilmente deve essere confrontato nel suo andamento con gli ETF che investono nell’azionario globale sempre come indice di riferimento Msci World.
L’ETF di Lyxor nel 2023 ha fatto decisamente meglio di iShares Core World (24% vs 19%), mentre nel 2022 ha subito il ribasso in modo più consistente (-17% vs -13%), valori che confermano la minor diversificazione e maggior volatilità dell’ETF. La concentrazione settoriale è importante con la tecnologia che copre il 35% del portafoglio seguita al 22% dai finanziari con gli Stati Uniti ovviamente dominanti al 66% e Microsoft e Nvidia ai primi due posti per peso rispettivamente con 11% e 6%. Apple e Amazon sono escluse evidentemente non rispettose dei principi cattolici secondo Lyxor.
Un secondo ETF disponibile è quello di Invesco Msci Europe ESG Leaders Catholic Principles che ha messo in archivio un eccellente 2023 (+18%) e che oltre ad avere i tradizionali filtri ESG, come da KID esclude “le società considerate non conformi ai principi cattolici come stabilito sulla base del loro coinvolgimento nelle seguenti attività: cellule staminali, intrattenimento per adulti, armi convenzionali, aborto, contraccezione, sperimentazioni su animali e mancata aderenza ai principi guida delle Nazioni Unite in materia di diritti umani e commerciali”.
Nel confronto con l’ETF iShares Msci Europe emerge quello che avevamo già visto nel confronto precedente. Bene negli anni positivi (+16% per Msci Europe nel 2023), ma meno bene negli anni negativi (-16% per l’ETF di Invesco contro il -10% di iShares).
Infine, l’ultimo ETF che si ispira ai principi cattolici nella sua politica di gestione è il Franklin Catholic Principles Emerging Markets Sovereign Debt. Qui operiamo nel mondo del reddito fisso emergente con Cile, Romania e Filippine che occupano le prime tre posizioni per peso geografico con oltre il 10% ciascuna, con paesi come Polonia e Brasile che arrivano subito dopo.
Il confronto con iShares Emerging Market Debt nel 2023 ci dice che le performance ottenute da questo giovane ETF sono praticamente identiche al ben più datato ETF benchmark.
Investire secondo i principi cattolici è oggi possibile, ma solo in versione ESG e al costo di una volatilità maggiore e una diversificazione minore. Un motivo dominante per ETF tematici come questo.