La Borsa giapponese si è rivelata quella con la migliore performance nel mercato asiatico nel 2023. L'indice Nikkei 225 ha concluso l'anno con un rialzo del 27,96%, registrando il risultato annuale migliore dal 1989. All'epoca fu la bolla immobiliare che condizionò i mercati azionari, trainando le quotazioni in Borsa. Stavolta, invece, i prezzi degli immobili non sono cresciuti a quei ritmi, mentre la politica monetaria ultra-accomodante caratterizzata da tassi negativi ha contribuito a riversare denaro nelle azioni in cerca di rendimenti allettanti.
Lo yen debole, poi, ha reso le aziende giapponesi più competitive facendo crescere i profitti e quindi la fiducia degli investitori nelle loro azioni. Il crollo della valuta ha anche attirato gli investitori stranieri, che hanno speso meno per acquistare le azioni, con la prospettiva di ottenere un guadagno anche dell'eventuale rafforzamento futuro dello yen.
Un altro vento favorevole che ha soffiato sulle azioni giapponesi riguarda gli investimenti di capitali delle società nazionali. Secondo un rapporto di Nikkei del 23 giugno, nell'anno fiscale 2023 tali investimenti avrebbero raggiunto un record di 31.600 miliardi di yen, pari a 221,03 miliardi di dollari.
Borsa giapponese: cosa aspettarsi nel 2024
Nel nuovo anno, analisti e investitori sembrano concordi nell'affidare il destino delle azioni giapponesi nelle mani della
Bank of Japan. La politica ultra-accomodante della Banca centrale nipponica è stata determinante per mantenere debole la valuta e sostenere le quotazioni in Borsa. Tuttavia, il mercato ora si aspetta una
svolta da falco da parte del governatore Kazuo Ueda. In sostanza, la BoJ dovrebbe essere più flessibile nel controllo della curva dei rendimenti dei titoli di Stato e mettere fine al regime di tassi negativi.
Ma questo cosa significa per le azioni? Probabilmente, con uno yen in rafforzamento, gli investitori stranieri troveranno meno conveniente l'effetto cambio con le azioni, mentre l'aumento dei tassi di interesse dirotterà il mercato maggiormente verso il reddito fisso.
Tuttavia, Yue Bamba, responsabile degli investimenti attivi per il Giappone di Blackrock Investments, non la pensa esattamente così. "La nostra opinione sulla valuta è che lo yen sia sottovalutato e che abbia spazio per apprezzarsi nei prossimi mesi, ma che ciò non sarà dannoso per il mercato azionario", ha detto.
Un altro aspetto che andrebbe considerato e che potrebbe sostenere le azioni, secondo Dong Chen, responsabile della ricerca macroeconomica presso la banca privata Pictet, riguarda la catena di approvvigionamento delle aziende giapponesi. L'esperto sottolinea come il Giappone si stia allontanando dalla dipendenza cinese, in particolare per quanto riguarda i semiconduttori. "Si tratta di elementi che puntano nella giusta direzione, pensiamo che ci siano ragioni per essere strutturalmente più positivi sul Giappone rispetto a prima", ha detto.