Durante l'ultima seduta a Wall Street, il Dow Jones Industrial Average ha superato i 40.000 punti per la prima volta nella sua storia. Partita ad inizio 2021, la scalata dell'indice borsistico americano è stata entusiasmante con una performance complessiva del 30,26%. Il guadagno è stato addirittura superiore a quello del Nasdaq (29,56%), che ha profittato del rally delle azioni tecnologiche, mentre l'indice S&P 500 comanda la classifica dei principali benchmark USA con un aumento del 41,03%.
Guardando a un orizzonte temporale di 20 anni,
il Dow Jones ha superato l'S&P 500 otto volte alla fine dell'anno. La sottoperformance nelle restanti situazioni spesso si spiega con la differenza di struttura. I titoli del Dow sono ponderati in base al prezzo, quelli dell'S&P in base alla capitalizzazione. Le modifiche nel Dow sono poco frequenti e questo implica una certa
lentezza a includere nel paniere i titoli più caldi. Quest'anno l'indice è salito di 5,8 punti percentuali, a fronte dell'11,1% dell'S&P 500 e dell'11,2% del Nasdaq.
I motivi alla base dei buoni risultati vanno ricondotti soprattutto a due fattori:
- le aspettative che la Federal Reserve riesca a contenere l'inflazione americana senza causare danni all'economia in termini di crescita;
- una stagione delle trimestrali migliore del previsto, con il 77% delle società che ha battuto le stime rispetto al 67% storico (dati LSEG IBES aggiornati al 10 maggio 2024).
Dow Jones: i vincitori
Ma quali sono stati i vincitori e i perdenti nella scalata straordinaria del Dow Jones in questi anni? Di seguito vediamo i 5 migliori e i 5 peggiori performer da inizio 2021 ad oggi, mettendo in evidenza i guadagni o le perdite realizzati e le motivazioni alla base dell'andamento in Borsa. Tra i più virtuosi figurano: American Express, Caterpillar, Microsoft, Goldman Sachs e Merck.
American Express
Le azioni American Express hanno praticamente raddoppiato il loro valore (+99,59%) nel periodo considerato. Partendo da un prezzo di 121,30 dollari, il titolo della società dei pagamenti ha chiuso l'ultima seduta a Wall Street a 241,32 dollari. Il rally è stato caratterizzato dall'incremento dell'utilizzo delle carte di credito nelle transazioni commerciali e finanziarie, anche e soprattutto in scia del boom dell'e-commerce.
Caterpillar
Caterpillar ha aumentato del 92,68% la sua capitalizzazione di mercato da inizio gennaio 2021, passando da un valore di 183 dollari per azione a uno di 350,72 dollari. L'azienda, essendo uno dei grandi produttori mondiali di attrezzature per l'edilizia, l'estrazione mineraria e l'energia, ha beneficiato dell'ottimismo generato dalla resilienza dell'economia americana.
Microsoft
Microsoft è cresciuta in Borsa dell'89,28% nei quattro anni presi in considerazione. Da un valore iniziale di 222,53 dollari, le azioni del gigante di Redmond sono arrivate a 420,99 dollari, con un'accelerazione nell'ultimo anno e mezzo grazie all'influsso positivo dell'intelligenza artificiale che ha migliorato i profitti della società e creato le condizioni per grandi sviluppi futuri.
Goldman Sachs
Il titolo Goldman Sachs ha guadagno il 76,15% a Wall Street dal 2021 a oggi, grazie a un'ascesa partita da 267 dollari e arrivata all'ultima chiusura a 464,52 dollari. La banca americana ha tratto vantaggio dalla sua forza competitiva nei vari segmenti di business finanziario: dall'intermediazione creditizia all'investment banking.
Merck
Le azioni Merck sono salite del 67,80% durante il tempo. Partendo da un valore di 78,19 dollari, le quotazioni del colosso farmaceutico statunitense sono giunte a 130,88 dollari per azione. Il titolo ha trovato spinta dai progressi sui farmaci sperimentali, in particolare con riferimento ad alcune tipologie di cancro.
Dow Jones: chi ha fatto peggio
I peggiori della lista, ossia che hanno realizzato le performance più basse nell'indice Dow Jones, sono Walt Disney, 3M, Intel, Nike e Verizon.
Walt Disney
Walt Disney è scivolata in Borsa del 42,95%, con le azioni che da un prezzo di inizio 2021 a 182,26 dollari sono finite oggi a 103,37 dollari. Lo storico produttore cinematografico è stato messo sotto pressione dagli azionisti lo scorso anno, quando hanno accusato la dirigenza di aver ingannato gli investitori sullo stato finanziario del suo servizio principale di streaming, Disney+. In sostanza, la divisione avrebbe registrato perdite maggiori rispetto a quanto pubblicizzato.
3M Company
Le azioni 3M Company sono crollate del 40%, diminuendo il loro valore da 175 a 104,86 dollari. Il gigante manifatturiero americano ha pagato tra l'altro le cause legali che hanno portato lo scorso anno a sborsare circa 6 miliardi di dollari per chiudere una controversia relativa ai danni che i suoi tappi per le orecchie avrebbero causato ai clienti.
Intel
Intel ha evidenziato un calo del 35,69%. Il titolo è passato da 49,89 dollari di apertura del mese di gennaio 2021 a 32,04 dollari della chiusura di ieri. Gli investitori hanno fatto scattare le vendite quando è emersa una costante perdita di quota di mercato del gigante dei chip a vantaggio di aziende come Advanced Micro Devices e Qualcomm.
Nike
Le azioni Nike sono precipitate di 35,13 punti percentuali a 91,77 dollari nell'ultima seduta della Borsa americana, da 142,85 dollari del 1° gennaio 2021. Alcune battute d'arresto nei conti trimestrali e qualche perdita di posizione verso la concorrenza hanno condizionato l'andamento deli titolo al NYSE.
Verizon Communications
Verizon Communications è il quinto più grande perdente del Dow Jones con un passivo del 31,49%. Le quotazioni hanno cominciato il 2021 con un valore di 58,96 dollari e hanno terminato l'ultima seduta a 40,25 dollari. I conti della società di telecomunicazioni con sede a New York hanno risentito in maniera particolare degli effetti dell'inflazione.