Da sempre rifugio sicuro per gli investitori in tempi di incertezza, l'oro è nuovamente finito sotto i riflettori: per la quarta volta negli ultimi quattro anni, il prezzo del metallo giallo ha superato la soglia dei $2.000 per oncia, sollevando interrogativi sul suo futuro andamento. In questo contesto un'analisi approfondita diventa cruciale per comprendere se è in arrivo una prosecuzione della tendenza rialzista o se stiamo per assistere ad una correzione.
Analisi Storica e Stagionale dell'Oro
Partendo da una prospettiva storica, l'oro ha mostrato una tendenza interessante: dalla metà del 2020, il metallo prezioso si è mosso in un canale laterale delimitato al ribasso dalla soglia dei 1.600 dollari ed al rialzo dai 2.000 dollari per oncia. Questo andamento potrebbe celare una fase di accumulazione preparatoria di un successivo rialzo delle quotazioni.
Guardando alla stagionalità, un elemento spesso sottovalutato nell'analisi degli asset, l'oro entra in un periodo particolarmente favorevole verso la fine di novembre. Negli ultimi dieci anni, tra fine novembre e la prima metà di aprile, l'oro ha registrato una performance positiva nel 90% dei casi con un guadagno medio che si è attestato al 9,6%. L'unico anno in cui è stato registrato un calo, nel 2020, la performance negativa è stata molto limitata (-3,1%), suggerendo che la forza rialzista dell'oro è resiliente anche in condizioni di mercato avverse.
Le prospettive istituzionali e le previsioni di mercato
Un altro aspetto fondamentale nell'analisi dell'oro è il comportamento degli investitori istituzionali. Grazie ai dati del COT Report della CFTC (Commodity Futures Trading Commission), possiamo osservare come gli "squali di Wall Street" si posizionano rispetto all'oro. Attualmente, le posizioni nette degli istituzionali sono estremamente interessanti, mostrando un allineamento tra l'andamento dei volumi istituzionali e il prezzo dell'oro. Questo allineamento suggerisce un trend sano e robusto. Inoltre, i minimi dei prezzi dell'oro, segnati con posizioni nette negative, sono stati progressivamente più alti, indicando una forte tendenza rialzista e la possibilità di raggiungere nuovi massimi storici.
Un'ulteriore conferma di questa visione rialzista viene da Goldman Sachs, che ha recentemente pubblicato un documento dove spiega i motivi per cui sono ottimisti sulle materie prime, prevedendo un aumento del 21% dell'indice GSCI (Goldman Sachs: 3 motivi per investire nelle commodity nel 2024). Questa previsione, insieme all'analisi delle posizioni istituzionali e alla stagionalità favorevole, pone l'oro in una posizione molto promettente per i prossimi mesi.
Nuovi massimi storici per l'oro?
In conclusione, l'analisi del mercato dell'oro mostra segnali chiari di un potenziale rialzo. La combinazione di un contesto storico favorevole, una stagionalità positiva, e le posizioni ottimistiche degli investitori istituzionali, suggeriscono che l'oro potrebbe presto superare i suoi massimi storici. Per gli investitori, questo rappresenta un'opportunità unica per garantirsi un esposizione su un asset che ha dimostrato, nel corso della storia, di essere un porto sicuro in tempi incerti. Tuttavia, per il metallo giallo vale la regola aurea del mondo degli investimenti: è fondamentale procedere con cautela e considerare tutti gli aspetti del mercato prima di prendere decisioni.