La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha lanciato con successo la sua seconda emissione obbligazionaria denominata in dollari, “Yankee Bond”, destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari. Per la CDP si tratta di un ritorno sul mercato dei capitali americano a distanza di un anno dal debutto (Yankee Bond: CDP colloca obbligazioni in dollari per 1 miliardo).
CDP: domanda da record per il nuovo bond
L'emissione ha registrato un interesse, definito dalla stessa CDP, “senza precedenti nella storia”: gli ordini hanno superato i 9,9 miliardi di dollari, pari a quasi 7 volte l’importo offerto. La domanda, proveniente da circa 190 investitori, è arrivata principalmente da operatori esteri, che hanno coperto quasi l’80% dell’allocazione finale (di questi, il 55% è stato rappresentato da investitori statunitensi).
Il bond, riservato agli investitori istituzionali residenti sia negli Stati Uniti d’America che in altre geografie, ha una cedola annua lorda pari a 5,875% e una scadenza di 5 anni. Il rating dei titoli è atteso pari a “BBB” per S&P e “BBB” per Fitch.
L’operazione ha coinvolto un sindacato di banche, nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di Joint Bookrunners: BNP Paribas, BofA Securities, Citigroup, Goldman Sachs International, IMI-Intesa Sanpaolo, JP Morgan, Santander Corporate & Investment Banking, Société Générale Corporate & Investment Banking e UniCredit. BofA Securities e Goldman Sachs International hanno agito anche in qualità di Global Coordinators dell’operazione.
Perché la CDP emette Yankee Bond?
Uno “Yankee Bond” è un titolo obbligazionario emesso da una società o istituzione finanziaria non residente negli Stati Uniti, ma denominato in dollari USA e collocato presso investitori del mercato statunitense. Lo Yankee Bond è emesso per conto di un emittente non americano e registrato presso la Securities and Exchange Commission (SEC).
Si tratta di titoli che, come quello collocato ieri dalla CDP, che consentono agli emittenti di accedere a un’ampissima base di investitori e di diversificare il rischio di cambio, poiché il rimborso e i pagamenti degli interessi sono denominati in dollari.
“Attraverso questa operazione, CDP conferma la sua capacità di attrarre capitali esteri, consolidando la sua presenza sui mercati finanziari internazionali, in linea con la sua strategia di diversificazione delle fonti di raccolta e di ampliamento della base investitori”. L’emissione è motivata, continua la CDP, dalla necessità di “rafforzare la sua attività a sostegno delle esportazioni delle imprese italiane, anche attraverso il canale dell’export finance”.