Dopo tre chiusure consecutive in verde, le
azioni Amazon sono sulla buona strada per interrompere la scia di
sette cali settimanali consecutivi. Bisogna risalire a maggio 2022 per vedere una striscia così negativa del titolo del gigante e-commerce. Da inizio anno la Big Tech ha perso poco oltre l'8% di capitalizzazione, sottoperformando l'indice Nasdaq 100. Tuttavia, i suoi risultati sono leggermente migliori rispetto all'indice Bloomberg che riproduce le performance del gruppo delle Magnifiche Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla).
Indubbiamente, le azioni Amazon hanno pagato il sell-off sulla grande tecnologia a Wall Street, in particolare dopo l'irruzione della startup cinese
DeepSeek nel mondo dell'intelligenza artificiale. Il colosso di Seattle, come altri titani tecnologici americani, ha investito miliardi di dollari per i data center che fanno parte dell'unità
Amazon Web Services. Inoltre, ha speso ingenti risorse per il perfezionamento dei suoi modelli AI (Artificial Intelligence).
Se le aziende spendono di meno per l'intelligenza artificiale, c'è il rischio che i data center di Amazon - necessari per contenere la quantità enorme di informazioni della nuova tecnologia - abbiano capacità inutilizzata.
Ma la stessa Amazon potrebbe aver speso troppo per l'AI. Recentemente ha presentato una versione basata sull'intelligenza artificiale dell'assistente vocale Alexa. Secondo gli analisti, il prodotto è importante come supporto alla crescita futura. Tuttavia, Amazon ha dichiarato che quest'anno investirà circa 100 miliardi di dollari, specialmente con riferimento all'intelligenza artificiale nell'ambito di data center e altre infrastrutture. Questo perché la domanda per i servizi AI è ancora famelica e l'azienda non vuole trovarsi di fronte a limiti di capacità.
Azioni Amazon: il prezzo è un affare?
Ci sono alcuni aspetti che rendono attrattive le azioni Amazon in questo momento. Uno tra tutti è un multiplo price/earnings davvero interessante. Attualmente, il titolo è scambiato a circa 27 volte gli utili attesi, sostanzialmente la metà rispetto alla sua media degli ultimi 10 anni. Il multiplo di Amazon è al di sotto di quello dei principali rivali come i rivenditori Walmart e Costco, nonché del multiplo di Apple rispetto al quale fino a pochi anni fa era molto più in alto.
Negli anni, Amazon si è concentrata sul taglio dei costi e sull'efficienza per aumentare la redditività, il che ha fatto abbassare il rapporto tra prezzo delle azioni e utili dell'azienda. Recentemente ha contribuito anche il sell-off in Borsa a spiegare il ridimensionamento del multiplo. Tutto questo è importante perché potrebbe limitare ulteriori cali del titolo Amazon, anche in caso di debolezza generale del mercato.
"Sarebbe difficile guardare il multiplo di Amazon e non vederlo come attraente rispetto sia alla tecnologia che alla vendita al dettaglio", ha affermato Clayton Allison, gestore di portafoglio di Prime Capital Financial. "E dati i molteplici venti favorevoli secolari dell'azienda, questa sembra un'opportunità incredibile".
Brian White, analista di Monness Crespi Hardt & Co., è ottimista sulle azioni Amazon, confermando il rating "buy" con obiettivo di prezzo a 265 dollari. Rispetto all'ultima chiusura di 205,71 dollari, il target implica un potenziale rialzo di quasi il 30%. A suo avviso, l'azienda ha un potenziale di redditività superiore rispetto a quella di oggi. "Il percorso di crescita a lungo termine è interessante nei segmenti e-commerce, AWS, media digitali, pubblicità, Alexa, robotica, intelligenza artificiale e altro ancora", ha detto.
Tuttavia, alcune nubi si addensano all'orizzonte, in particolare con riferimento alle guerre commerciali in corso scaturite dai dazi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ciò crea incertezza nei mercati che potrebbe riflettersi nelle quotazioni di Amazon. "All'inizio di quest'anno c'era un eccesso di entusiasmo nei confronti delle Big Tech e, sebbene stiamo arrivando a livelli in cui sembrano di nuovo attraenti, i buoni fondamentali o i multipli non contano davvero quando c'è così tanta incertezza", ha detto Kristian Kerr, responsabile della strategia macro di LPL Financial. "Abbiamo bisogno di molta più chiarezza per un movimento sostenibile verso l'alto".