I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane tutto puntato alle decisioni che arriveranno in settimana dalla banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 30.400 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi i 30.500-30.600 punti. Al contrario solo con un ritorno dei corsi sotto i 29.000 punti che si avrebbero dei primi segnali di rallentamento del trend ascendente, con primi obiettivi i 28.920 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto, e a seguire i 28.750-28.700 punti. Per la video analisi del FTSE Mib clicca qui
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna troviamo Banco BPM, dopo alcune decisioni arrivate dalla BCE sul finire della scorsa settiamana. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Banco BPM: ok dalla BCE ai requisiti patrimoniali
Nella serata di venerdì scorso Banco BPM ha comunicato di aver ricevuto da parte della Banca Centrale Europea, la notifica per quanto riguarda gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale. Nello specifico la BCE ha determinato per il prossimo anno un “Pillar 2 Requirement” pari a 2,52%, in miglioramento rispetto al 2,57% visto nell'anno in corso.
Per effetto della decisione prudenziale il requisito di Common Equity Tier 1 ratio da rispettare su base consolidata sarà pari a 9,07%. Questo comprende il requisito minimo di Pillar 1 pari al 4,50%, un requisito di capitale Pillar 2 pari all'1,53%, che comprende uno 0,27% derivante dalla “calendar provisioning shortfall”, interamente addebitato al Common Equity Tier 1, ed una riserva di conservazione del capitale pari al 2,50%.
La riserva O-SII buffer sarà dello 0,50%, in aumento rispetto allo 0,25% riferito all’anno precedente, mentre la riserva di capitale anticiclica si attesterà allo 0,04%. Infine per effetto di queste decisioni, gli ulteriori requisiti che Banco BPM deve rispettare sono l'11,00% in termini di Tier 1 capital ratio ed il 13,56% in termini di Total capital ratio. Nel dettaglio il Gruppo Banco BPM supera ampiamente tutti i requisiti prudenziali assegnati e, alla data del 30 settembre scorso, i coefficienti patrimoniali erano del 14,33% per quanto riguada il Common Equity Tier 1 ratio, il 16,70% per il Tier 1 ratio e del 19,68% il Total Capital ratio.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica a e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa aspettarsi dall'azione nel breve e medio periodo. Nonostante gli acquisti che hanno caratterizzato la seduta di venerdì scorso, è stata un'ottava negativa l'ultima appena passata per il titolo Banco BPM con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni sotto la soglia dei 5 euro. Nel breve termine fondamentale sarà la tenuta dei 4,9 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, per evitare una continuazione della fase correttiva in direzione dei 4,75 euro e successivamente verso i 4,60-4,55 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dell scorso mese di marzo.
Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di tali sostegni si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico con possibili nuove discese prima verso i 4,30 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente i minimi dello scorse mese di agosto posti sulla soglia dei 4 euro, dove troviamo anche la trendline rialzista che parte dai minimi di luglio dello scorso anno.
Al contrario la ripresa dei 5 euro dovrebbe riportare gli acquisti sull'azione, con un primo obiettivo posto sui 5,15-5,20 euro ed in seguito i massimi di periodo situati sui massimi di periodo in area 5,35-5,40 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali andrebbe a riattivare il trend primario al rialzo, con possibili allunghi verso la soglia dei 6 euro, che rappressentano i top toccati dall'azione dal marzo del 2016.
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