Nel giorno dello sbarco alla Casa Bianca di Donald Trump e in una giornata che vedrà volumi in calo in scia alla chiusura di Wall Street, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui mercati azionari europei.
Con il focus che rimane rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire la nuova ottava confermandosi nei pressi dei 36.250 punti. Dal punto di vista operativo viene confermato il trend rialzista primario, che avrebbe come prossimo obiettivo i 36.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa delle quotazioni sotto i primi sostegni di breve termine posti sui 35.500 punti. Per la video-analisi di Piazza Affari clicca qui
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Generali, con le novità che non riguardano solo il dossier Natixis ma anche una nuova acquisizione. Andiamo a scoprire le ultime novità.
Generali: focus risparmio con ok a Natixis e acquisto di MGG
Nella giornata di ieri e in attesa del prossimo 30 gennaio, quanto verrà presentato la strategia industriale di Generali Investments Holding, il comitato d'investimento del Gruppo assicurativo ha dato il suo via libera all'accordo di gestione patrimoniale con Natixis Investment Managers, il quale dovrebbe essere ratificato in queste ore dal Cda del Leone di Trieste. L'obiettivo dell'integrazione con Natixis, controllata dalla banca francese BPCE, è quello di creare un importante gestore di fondi, da quasi 2 mila miliardi di euro, che sarebbe secondo solo alla francese Amundi.
Da sottolineare che l'operazione è arrivata con il voto contrario degli azionisti Caltagirone e Delfin, i quali hanno espresso preoccupazioni sull'influenza che la parte francese eserciterebbe nella partnership. Ma i dubbi sull'operazione potrebbero anche coinvolgere il Governo italiano, che potrebbe valutare se ci sono gli estremi per attivare la procedura del golden power sulla base della tutela del risparmio italiano che finirà nell’accordo.
Nello specifico la nuova piattaforma sarà partecipata al 50% da Generali Investment Holding e il restante 50% da Natixis. Allo stato risulta che l’unico apporto differente rispetto ai 650 miliardi di asset che verranno fatti confluire nella newco è di fatto la raccolta netta che verrà prodotta da Trieste di anno in anno e pari a circa 7 miliardi di euro. Per quanto riguarda i francesi dovrebbero apportare masse per circa 1200 miliardi di euro.
Ma oltre all'operazione con Natixis, il Gruppo guidato da Philippe Donnet ha chiuso una nuova acquisizione. In questo caso la controllata Conning & Company, ha firmato un accordo per rilevare il 77% di MGG Investment Group e delle sue affiliate, per un corrispettivo di 320 milioni di dollari con un ulteriore impegno monetario soggetto al raggiungimento di determinati traguardi operativi.
MGG è una boutique di investimento nel credito privato statunitense, che offre soluzioni di investimento su misura per aziende di medie dimensioni e in crescita nel middle market negli Stati Uniti. Dalla sua fondazione, la società ha investito oltre 10 miliardi di dollari in più di 175 operazioni, con un focus su debitori non-sponsored e soluzioni più complesse su misura. Dopo la chiusura della transazione che è prevista nell'anno in corso, gli attuali azionisti manterranno una quota di minoranza.
Azioni Generali: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Generali nel breve e medio periodo. E' stata una settimana all'insegna degli acquisti quella passata per il titolo Generali che, con un guadagno di oltre i 4%, ha chiuso le contrattazioni sui nuovi massimi di periodo in area 29,5 euro. Con tutti gli indicatori che sono impostati al rialzo, le attese sono di una continuazione di questo movimento che avrebbe come prossimi obiettivi i 30 euro e successivamente i 30,70-30,80 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le chance per andare a mettere sotto pressione i massimi del 2007 situati nei pressi dei 32,80 euro. In questo contesto eventuali correzioni in direzione dei 28 euro, nei cui pressi troviamo l'indicatore del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione di tali supporti potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni short di breve periodo, il cui primo obiettivo ribassista sarebbe posti sui 27,30 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e a seguire i minimi degli ultimi due mesi in area 26,70-26,65 euro.
Nel caso in cui questi supporti dovessero essere persi, si dovrebbe assistere a una continuazione delle vendite che dovrebbero spingersi fin verso i 25,85 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 15 novembre. Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi livelli, per evitare che l'azione possa spingersi fin verso i 25 -24,90 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
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