Le azioni globali stanno vivendo una fase cruciale nel loro percorso di crescita, con molti punti oscuri che possono in teoria ostacolare il rally di lungo periodo. Le elezioni americane del 5 novembre sono uno degli elementi che sta tenendo con il fiato sospeso gli investitori, visto che l'esito potrà determinare l'equilibrio economico a livello mondiale. I conflitti in Medio Oriente e Ucraina costituiscono due mine vaganti, soprattutto considerando le scarse prospettive che a breve si possa giungere a un accordo di pace. Spostandoci in Asia, l'efficacia degli stimoli monetari e fiscali approvati dalle autorità cinesi è ancora tutta da dimostrare.
Ciò nonostante, gli investitori hanno ancora voglia di fare acquisti in Borsa, mostrando una propensione al rischio sotto certi aspetti sorprendente. Il sentiment positivo è stimolato dal ciclo di accomodamento monetario iniziato quest'anno dalle principali Banche centrali, nonché dalla solidità delle principali aziende a livello mondiale come dimostrano i risultati trimestrali.
Azioni globali: ecco perché continueranno a crescere
In questo contesto incerto ma positivo, UBS Global Wealth Management ha aumentato la sua view sulle azioni globali da "neutrale" ad "attrattiva", fondamentalmente per tre ragioni.
Una è la crescita economica resiliente degli Stati Uniti. Gli investitori si sono spaventati questa estate quando i dati preoccupanti sul mercato del lavoro facevano temere per l'arrivo di una recessione. Le paure sono state esorcizzate quando gli ultimi dati macroeconomici e sull'occupazione hanno evidenziato un Paese ancora in ottima salute. "La crescita economica è notevolmente resiliente", hanno scritto gli analisti in una nota.
Una seconda ragione è l'allentamento della politica monetaria delle principali Banche centrali. Dopo due anni in cui gli istituti monetari di USA, Unione europea e Gran Bretagna hanno dovuto stringere sui tassi per combattere l'inflazione più aggressiva degli ultimi 40 anni, ora hanno iniziato a tagliare il costo del denaro. L'aspetto particolarmente positivo è che gli Stati Uniti lo fanno senza che la loro economia sia depressa e questo aumenta le aspettative per un atterraggio morbido.
"Le Banche centrali sono state proattive, dandoci la certezza che il contesto favorevole abbia più spazio per correre", hanno detto gli analisti della banca svizzera riferendosi al rally azionario. "Sebbene l'impatto dell'allentamento della politica monetaria di solito arrivi con un certo ritardo, l'inizio di un ciclo di taglio dei tassi è stato storicamente un catalizzatore positivo per i mercati azionari nei successivi 6-12 mesi", hanno aggiunto.
La terza ragione è il boom dell'intelligenza artificiale. Da quando la nuova tecnologia ha preso piede, sono aumentati gli investimenti, e i ritorni in alcune grandi società come Nvidia e Microsoft si stanno vedendo in tutta la loro evidenza. Ciò migliora la visione degli utili aziendali in prospettiva. "Gli utili societari beneficeranno del contesto economico resiliente degli Stati Uniti, che sarà ulteriormente sostenuto dall'intelligenza artificiale, dai solidi mercati del lavoro e dal graduale allentamento dell'inflazione", ha dichiarato UBS.