I futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità, anticipano un inizio di giornata in leggero territorio positivo sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime decisioni che verranno prese dalle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni confermandosi sopra i 34.750 punti, oltre i quali sono possibili ulteriori allunghi fin verso le prossime e forti resistenze poste sulla soglia dei 35.000 punti. Al contrario sarà solo con la violazione dei minimi della scorsa ottava posti nei pressi dei 34mila punti, che si avrebbe un segnale di nuova debolezza con primi obiettivi ribassisti situati sui 34.750-34.700 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Intesa Sanpaolo, dopo che nella serata di ieri l'istituto bancario ha comunicato l'avvio del buyback. Andiamo a scoprire i dettagli.
Intesa Sanpaolo: parte buyback da 1,7 miliardi
Il Gruppo bancario guidato da Carlo Messina ha comunicato l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie, finalizzate all'annullamento, per un valore complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro. Ricordiamo che la banca aveva ricevuto il via libera da parte della Bce lo scorso 11 marzo e l'assemblea aveva approvato il piano lo scorso 24 aprile. Nello specifico questo verrà avviato il prossimo 3 giugno, si concluderà il 25 ottobre dell'anno in corso e potrà essere effettuato anche in parte o frazionato.
Per quanto riguarda l'acquisto delle azioni questo potrà essere individuato di volta in volta, il cui minimo e massimo sarà individuato seguendo alcuni criteri. Nel dettaglio il corrispettivo minimo di acquisto non dovrà essere inferiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, diminuito del 10%.
Per quanto riguarda invece il corrispettivo massimo di acquisto non dovrà essere superiore al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione di acquisto, aumentato del 10%. Il programma di acquisto verrà eseguito in piena indipendenza da un intermediario terzo, senza alcun coinvolgimento da parte dell'istituto bancario.
Da sottolineare infine che il numero massimo di azioni acquistato ogni giorno non dovrà superare il 25% del volume medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nello scorso mese di aprile, che è stato pari a 80,3 milioni di titoli.
Azioni Intesa Sanpaolo: analisi e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime giornate. E' stato un inizio di settimana in leggero territorio positivo per il titolo Intesa Sanpaolo con le quotazioni che nella seduta di ieri hanno chiuso le contrattazioni in area 3,56 euro. Nel breve periodo fondamentale per l'azione sarà la conferma dei prezzi sopra i 3,5 euro, per poter riprendere il trend primario al rialzo con prossimi obiettivi prima i 3,66 euro ed in seguto i 3,7285 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 20 maggio in occasione dello stacco del dividendo.
Sopra questi livelli aumenterebbero le possibilità per andare a mettere sotto pressioni i top di periodo situati sui 3,77 euro, nei cui pressi transita l'indicatore daily del Supertrend e oltre i quali avrebbe un rafforzamento della struttura grafica. Nel caso dovesse realizzarsi questa view, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi fin verso la soglia dei 4 euro.
Al contrario la perdita dei 3,5 euro dovrebbe far proseguire la fase correttiva, che ha interessato la scorsa ottava, in direzione dei 3,45 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, ed in seguito i 3,40 euro. Nel caso in cui tali supporti dovessero cedere il passo alle vendite, dovremmo assistere ad una continuazione delle vendite fin verso i minimi dello scorso mese di aprile situati sui 3,25 euro.
Dal punto di vista operativo la perdita di quest'ultimi livelli, indebolirebbe la struttura grafica dell'azione aumentando di conseguenza le possibilità di andare a mettere sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di novembre e che transita sui 3,15 euro.
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