A poche ore delle decisioni che arriveranno dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse, i principali mercati azionari del Vecchio Continente chiudono la terza seduta della settimana in generale territorio negativo, anche in scia ad alcune deludenti trimestrali arrivati dal settore tecnologico statunitense. In questo contesto sorprende il FTSE Mib che termina le contrattazioni in territorio positivo nei pressi dei punti. Dal punto di vista operativo la tenuta dei 31.600 punti dovrebbe far proseguire il trend ascendente in direzioene dei 31.000 punti e a seguire 31.200 punti.
Tra le storie interessanti di queste ore ci spostiamo a Wall Street con i dati comunicati nelle ultime ore da Mastercard. Andiamo a leggerli nello specifico.
Mastercard: +13% il fatturato nel 4° trimestre
Nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno Mastercard, tra i leader a livello globale nei pagamenti digitali, ha visto il fatturato netto registrare un incremento del 13% attestandosi a 6,55 miliardi di dollari, battendo le attese degli analisti che erano poste a 6,48 miliardi di dollari. Per quanto riguarda l'utile netto questo raggiunge i 2,8 miliardi di dollari, registrando un aumento dell'11%, mentre l'utile per azione si attesta a 3,18 dollari per azione rispetto ai 2,65 dollari dello stesso periodo del 2022, risultando anche in questo caso oltre il consenso posto a 3,08 dollari per azione.
Sui numeri comunicati nelle scorse ore dall'azienda a stelle e strisce, impatta non solo un aumento della spesa da parte dei consumatori ma anche del volume delle transazioni internazionali. Nel dettaglio quest'ultime nel periodo in corso hanno visto una crescita del 18%, se misurata nelle valute locali delle rispettive transazioni.
Azioni Mastercard: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione a Wall Street. E' un' apertura all'insegna dei rinnovati acquisti e dei record per il titolo Mastercard, con i prezzi che si portano sui massimi assoluti oltre i 450 dollari. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione del trend primario che potrebbe espandersi prima verso i 475 dollari e successivamente in direzione della soglia dei 500 dollari. In questo contesto eventuali correzioni che dovessero riportare i corsi in direzione dei 420-425 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa dei prezzi sotto quest'ultimi livelli, che rappresentano gli ex massimi registrati nello scorso mese di settembre, potrebbero aprire la strada ad una fase correttiva più intensa che avrebbe come prossimo obiettivo la soglia dei 400 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente i 385-380 dollari. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali supporti, aumenterebbero le possibilità per il titolo di andare a rivedere i minimi dello scorso mese di ottobre situati sui 362 dollari. Da sottolineare che la perdita di quest'ultimi sostegni indebolirebbe ulteriormente la struttura grafica, con possibili nuove discese in direzione dei minimi del 2023 in area 340 dollari.
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