L'uscita di scena di Joe Biden dalle elezioni presidenziali USA rischia di gettare la politica statunitense e i mercati finanziari in territorio inesplorato. L'81enne attuale inquilino alla Casa Bianca ha ritirato la sua candidatura per il voto di novembre indicando la vicepresidente
Kamala Harris come sua sostituta per la corsa. Indicazione però che ancora dovrà ottenere il sostegno dei democratici.
I mercati hanno reagito in maniera sostanzialmente positiva, almeno finora, nei primi scambi all'apertura delle contrattazioni settimanali. Le Borse europee sono in rialzo e i futures sugli indici americani viaggiano in territorio positivo. In questo momento gli investitori non gradiscono troppo un'affermazione di Donald Trump alle prossime elezioni, perché il leader dei repubblicani imporrebbe dazi e probabilmente alimenterebbe tensioni geopolitiche. Il dollaro USA ha perso terreno scontando l'incertezza, anche se con Trump alla Casa Bianca la spinta verso tassi di interesse più bassi sarebbe maggiore. Proprio l'incertezza sta spingendo gli investitori verso l'oro, che continua a muoversi sui massimi storici.
Azioni USA: ecco cosa dicono le opzioni
Nella scorsa ottava, gli indici azionari a Wall Street hanno preso fiato dopo un rally che ha macinato record storici. L'S&P 500 ha perso l'1,97%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno il 3,65%. Nel frattempo l'indice di volatilità Cboe è salito al ritmo più veloce da un anno. Le tensioni intorno al clima politico hanno avuto la meglio su tutto il resto, mentre da più parti crescevano le pressioni affinché Biden si facesse da parte.
Questa settimana sarà estremamente importante perché le grandi aziende tecnologiche inizieranno a pubblicare le trimestrali. Tesla e Alphabet rilasceranno i conti domani, mentre Amazon scenderà in campo giovedì.
Intanto gli investitori si stanno coprendo con le opzioni sulle azioni USA. Secondo i dati riportati da Nations Indexes, oggi solo un paio delle più grandi società tecnologiche hanno opzioni call più costose di quelle put. Questo significa che l'inclinazione è diventata ribassista, mentre all'inizio di questo mese per il 70% dei primi 10 titoli dell'S&P 500 il mercato delle opzioni era rialzista. Tra l'altro, oltre 170 mila call nel mese di agosto scommettevano su un VIX a 21 punti, un livello che mancava dal mese di ottobre.
"Sembra che gli investitori abbiano finalmente capito che anche le azioni possono scendere e vogliono protezione", ha affermato Scott Nations, presidente del principale sviluppatore indipendente al mondo di indici di volatilità e di opzioni.
Cosa aspettarsi ora?
Secondo gli esperti di mercato è possibile che
la volatilità nei prossimi giorni si mantenga alta, pur tenendo presente che la stagione estiva presenta normalmente una liquidità molto bassa. Il movimento delle azioni USA probabilmente sarà soprattutto condizionato da quanto accade nella scena politica, mentre la riunione della
Federal Reserve di fine mese non dovrebbe rilasciare novità degne di nota.
"Il mercato è stato condizionato ad acquistare il calo e la volatilità media si inverte rapidamente, ma un'elevata concentrazione del mercato è un rischio", ha affermato Tanvir Sandhu, Chief global derivatives strategist di Bloomberg Intelligence. "Il periodo estivo, quando la liquidità è più leggera, può lasciare il mercato più esposto del solito ai titoli dei giornali".
A giudizio di Stuart Kaiser, responsabile della strategia di trading azionario statunitense presso Citigroup Global Markets, "i prezzi della volatilità saranno molto simili a quelli attuali. Forse con un premio al rischio un po' più alto, dato il cambiamento tardivo riguardo Biden e i recenti eventi sul lato Trump".