Heineken, il noto produttore di birra olandese, ha alzato la sua guidance di profitto per l'intero anno, anche se la crescita del profitto operativo semestrale ha mancato le stime e ha subito una svalutazione di 874 milioni di euro.
La società ha registrato un aumento del 12,5% dell'utile operativo semestrale, al di sotto delle attese degli analisti del 13,2%. Il gruppo olandese ha inoltre svalutato il valore del suo investimento (partecipazione del 40%) in China Resources Beer, causando una perdita netta.
Heineken ha dichiarato che ora si aspetta di ottenere una crescita degli utili operativi organici tra il 45 e l'8% nel 2024, rispetto alla precedente previsione di crescita a una sola cifra. "Nel secondo semestre, incrementeremo in modo sostanziale gli investimenti nelle spese di mercato e di vendita, con aumenti notevoli nei mercati chiave", ha affermato il CEO Dolf van den Brink.
Gli analisti prevedono in media una crescita annuale dell'utile operativo dell'8,2% per quest’anno. Ad aprile scorso, il gruppo ha registrato la prima crescita trimestrale dei volumi da un anno a questa parte. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Heineken: analisi tecnica e strategie operative
Il titolo Heineken è crollato di oltre il 7% nella seduta di contrattazioni odierna a seguito della pubblicazione dei risultati semestrali, tornando in prossimità del supporto orizzontale lasciato in eredità dai minimi registrati il 19 marzo scorso in area 84 euro per azione.
La struttura di breve termine si conferma orientata al ribasso, in linea con la fase discendente che si è formata dai massimi del 20 maggio scorso. Nelle prossime sedute di contrattazioni sarà importante monitorare l’azione dei prezzi in prossimità del supporto evidenziato precedentemente, in quanto segnali di ripresa potrebbero anticipare un movimento al rialzo con l’obiettivo di riassorbire parte delle vendite viste oggi.
Tuttavia, guardando la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase decisamente negativa fino alla fine di ottobre, seguita da una fase positiva che potrebbe estendersi fino a fine anno.
Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza sul supporto presso l’area di concentrazione di domanda compresa tra 82,30 e 81,50 euro, potrebbero essere valutati per strategie long di breve periodo, che avrebbero come primo obiettivo di profitto il livello orizzontale a 84 euro.
Nel caso di un rimbalzo, posizioni short potrebbero essere valutate in caso di recupero e conseguenti segnali di debolezza in area 86,60 euro. In tal caso il primo obiettivo potrebbe essere posto a 84-83,90 euro, mentre un secondo target a 81,50 euro.
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