Un gruppo di investitori composto da Arkhouse Management e Brigade Capital ha fatto un'offerta di 5,8 miliardi di dollari per portare la catena di grandi magazzini Macy's privata, si legge su Reuters. Arkhouse Management, una società di investimento focalizzata sul settore immobiliare, e Brigade Capital Management, un gestore patrimoniale globale, ha presentato una proposta per acquisire le azioni di Macy che non possiedono già per 21 dollari ad azione.
L'offerta implica un premio del 20,76% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, a 17,39 dollari. Macy's ha una capitalizzazione di mercato di circa 4,77 miliardi di dollari e le sue azioni sono scese di quasi il 16% quest'anno. Il gruppo ha già una grande partecipazione in Macy attraverso i fondi gestiti da Arkhouse e ha discusso la proposta con la catena di grandi magazzini, il cui Consiglio di amministrazione si è successivamente riunito per discutere dell'offerta.
Arkhouse e Brigade ritengono che Macy's sia sottovalutato nei mercati pubblici, aggiungendo che una banca di investimento ha fornito una lettera a sostegno della capacità del gruppo di raccogliere i finanziamenti necessari per superare l'accordo. Ad oggi, tuttavia, non è chiaro se Arkhouse e Brigade abbiano le risorse per eseguire un deal di tali dimensioni, dato che non hanno fatto nulla di simile in precedenza.
Macy's: perché Arkhouse e Brigade lanciano l’OPA?
Perché due hedge fund dovrebbero acquistare Macy's? Quando viene acquisita una società pubblica, è quasi sempre perché gli acquirenti credono che ci siano più opportunità nel business di quanto riconoscano i mercati pubblici. Macy's gestisce oltre 500 negozi negli Stati Uniti.
Gli acquirenti acquistano perché pensano che il business funzionerà meglio di quanto la maggior parte degli investitori si aspetti. Quindi lo comprano, con l’auspicio che le performance aziendali siano in crescita e poi lo vendono o si quotano nuovamente ma a un valore molto più alto.
Il business dei grandi magazzini è in declino negli ultimi tempi. Altri formati più focalizzati, tra cui la vendita al dettaglio online, hanno guadagnato interesse negli ultimi anni e i consumatori più giovani non hanno mantenuto le abitudini di acquisto dei genitori.
La tendenza nel settore a lungo termine è in calo perché i consumatori sono rivolti ad altri formati di vendita al dettaglio. Dunque, la compravendita di Macy’s probabilmente porterà a una profonda trasformazione della sua struttura e del suo business, per stare al passo con le nuove esigenze e preferenze dei consumatori. Con la probabilità che gli investitori vogliano apportare cambiamenti radicali, sembra ragionevole che il management resista all'offerta iniziale.
Azioni Macy's: analisi tecnica e strategie operative
In attesa di sviluppi sul titolo, diamo uno sguardo al quadro grafico e alla possibile operatività. A livello grafico il trend di breve termine rimane impostato al rialzo, con i prezzi che hanno registrato una forte ripresa dall’area di concentrazione di domanda a 10,70 dollari.
I corsi al momento rimangono sopra il supporto orizzontale a 16,86 dollari, livello che dovrà essere difeso dalle forze rialziste per mantenere una view positiva nel breve termine. In tal caso posizioni in acquisto potrebbero mirare alla successiva resistenza posta a 19 dollari.
A livello di stagionalità, con l’aiuto della piattaforma Forecaster, tutti gli archi temporali selezionati vedono un minimo di periodo intorno al 19 dicembre e una successiva ripartenza fino alla fine della prima settimana di gennaio.
Per quanto riguarda l’operatività si potrebbe dunque attendere un movimento correttivo verso l’area di supporto a 15-14,60 dollari con conseguenti segnali di inversione prima di implementare qualsiasi strategia long. Il primo obiettivo potrebbe essere posto a 17 dollari e il successivo a 19 dollari.