In una dichiarazione di ieri, 11 gennaio 2021, la Financial Conduct Authority ha spiegato che gli investimenti e i prestiti crypto presentano un alto livello di rischio, sottolineando che gli investitori dovrebbero essere pronti a perdere ingenti quantità di denaro. La FCA, l'organo di regolamentazione del Regno Unito, ha pubblicato un avviso sugli investimenti in criptovalute poco prima che i mercati crollassero.
"Investire in criptovalute, o investimenti e prestiti ad essi collegati, generalmente comporta l'assunzione di rischi molto elevati con i soldi degli investitori. Se i consumatori investono in questi tipi di prodotti, dovrebbero essere pronti a perdere tutti i loro soldi", afferma l’organo di vigilanza inglese.
Ma perché sostiene questo? Quali sono le ragioni dietro un ammonimento così drastico nei confronti della maggiore criptovaluta? Vediamo i timori della FCA.
FCA: le preoccupazioni dell’organo di vigilanza
Sono tre le grandi fonti di preoccupazione della FCA: la volatilità dei prezzi, la complessità dei prodotti offerti e la mancanza di protezione dei consumatori a livello di regolamentazione. Per quanto riguarda la volatilità dei prezzi lo sappiamo bene.
Il Bitcoin ha sempre riservato delle grandi sorprese sia al rialzo che al ribasso. Il prezzo di Bitcoin è crollato del 28,06% dopo aver segnato un top a 41.988,00 dollari l’8 gennaio scorso. Le ultime tre giornate sono state estremamente volatili per la regina delle criptovalute. Un calo vistoso che tuttavia si può considerare, almeno per il momento, come uno storno legato a prese di profitto.
Le quotazioni nel giro di due mesi sono quasi raddoppiate: a fine novembre la prima criptovaluta per capitalizzazione valeva 19.712 dollari e con il top registrato la settimana scorsa si erano viste performance del 113% circa.
Rendimenti folli per qualsiasi altra classe di investimento. È proprio per questo che l’Autorità britannica vuole essere chiara: lasciarsi ingolosire da facili guadagni vista l’elevata volatilità del Bitcoin potrebbe essere un’arma a doppio taglio.
La FCA ha inoltre evidenziato che la maggior parte degli investitori crypto non ha accesso a servizi per la protezione dei consumatori, come il Financial Ombudsman Service o il Financial Services Compensation Scheme, nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.
L'istituzione ha ricordato che le aziende che offrono servizi legati alle criptovalute dovrebbero assicurarsi di rispettare tutti i requisiti normativi e di aver ottenuto un'autorizzazione da parte della FCA. A partire dal 10 gennaio 2021, infatti, tutte le società crypto operanti nel Regno Unito devono essere registrate presso l’organo di vigilanza, al fine di contrastare il riciclaggio di denaro.
Roubini: rischio bolla su Bitcoin, prezzo manipolato
L'ascesa verticale degli ultimi mesi aveva fatto gridale al rischio bolla diversi esperti, a partire da Nouriel Roubini, il famoso economista che predisse la crisi finanziaria del 2008. A dicembre 2020, Roubini disse che il prezzo del Bitcoin è totalmente manipolato. Secondo l’economista, la criptovaluta non ha alcun valore intrinseco. “Non serve. Non c’è utilità.
L’unica cosa è un tipo di ascesa speculativa, che si auto-avvera, e quell’ascesa è guidata totalmente dalla manipolazione”. “Il prezzo del Bitcoin è totalmente manipolato da un gruppo di persone, da un gruppo di balene. Non ha alcun valore fondamentale. Siamo vicini al punto in cui la bolla iperbolica scoppierà”, ha affermato Roubini.
Lo si è scoperto su Twitter: Roubini stava rispondendo a Jake Chervinsky, un avvocato intento a studiare le conseguenze delle recenti notizie secondo cui i legislatori statunitensi starebbero richiedendo processi di identificazione Anti-Money Laundering e Know-Your-Customer on-chain per i pagamenti in stablecoin.
Chervinsky ha affermato che attualmente l’idea “non ha alcuna possibilità” di diventare una legge applicabile. Al contrario, rappresenta il punto di vista personale di Steven Mnuchin, il Segretario del Tesoro dell’Amministrazione Trump che presto verrà sostituito da Jane Yellen, scelta dal neo presidente Joe Biden. Secondo l’economista, Biden sarà molto più rigido nel controllo della criptovaluta rispetto al suo predecessore Donald Trump.