L'evento più atteso dell'anno, le elezioni presidenziali americane tra Donald Trump e Kamala Harris, è ormai ad un passo. Questo evento ha il potere di rimescolare gli equilibri anche in campo finanziario e, statistiche alla mano, gli ultimi giorni di ottobre potrebbero regalarci delle sorprese sullo S&P 500.
S&P 500: cosa succede statisticamente prima e dopo le elezioni USA?
Andiamo ad analizzare, dal punto di vista statistico, cosa dovremmo attenderci dai prossimi giorni che promettono di essere i più caldi dell'anno.
Il grafico qui in alto mostra l'andamento medio dell'indice S&P 500 dal 1950 nei 30 giorni pre e post elezioni americane. Quest'anno le elezioni USA partiranno ufficialmente il 5 novembre che quindi sarà la data fulcro dell'analisi odierna (pallino rosso).
È interessante vedere come, dal giorno stesso delle elezioni, i mercati comincino un trend ascendente, riconducibile anche al consueto "rally di fine anno" che abbiamo visto molto spesso in passato.
Ancor più interessante è l'approccio che hanno i trader poco prima del giorno tanto atteso. Circa 15-16 giorni prima, infatti, dovrebbero cominciare ribassi importanti fino a toccare il minimo del -2,5% circa 8 giorni prima dell'inizio delle votazioni. Ma dove ci troviamo adesso?
Oggi, 22 ottobre, ci troviamo esattamente a 15 giorni dalla data di inizio elezioni del 5 novembre e, statistiche alla mano, dovremmo assistere a dei ribassi significativi proprio a partire dalla data odierna per circa i prossimi 7-8 giorni. Valuteremo quindi un trade su S&P 500 basato proprio su questi dati.
Come sfruttare le elezioni per fare trading sull'indice S&P 500
Non è un caso secondo noi che l'indice principale degli Stati Uniti, lo S&P 500, negli ultimi giorni stia facendo fatica a trovare spazio al rialzo. La price action è bloccata e pare proprio che il prezzo stia cercando di creare una resistenza sul livello chiave dei 5.850 punti e dintorni.
L'analisi odierna si basa sui livelli operativi dello strumento "SP500" presente sulla piattaforma del broker Trive, grazie al quale possiamo utilizzare gli indicatori "Biz Profile" e "Biz Volatility" per fare un'analisi molto più approfondita delle zone tecniche chiave.
Per ciò che dicono le statistiche, dovremmo attenderci circa 1,5-2 punti percentuali di ribasso dai livelli attuali nei prossimi giorni. Questo ipotetico calo, ci suggerisce di monitorare attentamente la zona di 5.750-5.700 punti per dei possibili ingressi rialzisti sull'indice. Non valuteremo un'operazione short perché preferiamo cavalcare il trend principale e non rischiare posizionamenti di inversione.
La zona dei 5.700 punti rappresenta anche il massimo di volatilità settimanale attesa (linea blu) e l'ex zona resistenziale di fine settembre, rotta violentemente al rialzo in data 9 ottobre. In pratica, statistica, price action ed analisi tecnica coincidono alla perfezione e ci consegnano un'occasione da dover sfruttare obbligatoriamente.
Ci piazzeremo long di medio periodo (circa 2 mesi) sull'indice S&P 500 qualora la zona segnalata (in giallo) dovesse essere raggiunta nei tempi prestabiliti e dovesse essere rifiutata dal prezzo e dai volumi (tramite il Biz Profile). Lo stop loss sarà piazzato poco sotto l'ultimo minimo che creerà il prezzo, ipoteticamente 5.700 punti ed il target sarà da valutare più o meno sulla soglia dei 6.000 punti, tenendo sempre in considerazione i futuri risvolti lato volumi.
Disclaimer: File MadMar