Ieri alle ore 22:00 sono stati rilasciati i risultati del terzo trimestre del 2023 del colosso della mobilità elettrica Tesla che non hanno rispettato le aspettative degli analisti. Analizziamo insieme i dati e capiamo se il prezzo attuale è da prendere in considerazione per un possibile riacquisto per il lungo periodo.
Analisi Trimestrale Tesla Q3 2023
Una delle aziende più attese per i risultati delle trimestrali è senza alcun dubbio Tesla, la casa produttrice di veicoli elettrici. I dati rilasciati sono stati i seguenti:
- Fatturato: 23,4 miliardi contro i 24,06 miliardi attesi;
- Free Cash Flow: 848 milioni contro 2,59 miliardi stimati;
- Utile netto in calo del 44% a 1,85 miliardi;
- Utile per azione sceso a 53 centesimi da 95;
- Il Margine lordo ha invece rispettato più o meno le aspettative attestandosi al 17,9% contro il 18,2% del consenso.
I due punti principali sono ovviamente il free cash flow e l'utile netto, entrambi penalizzati dall'abbassamento dei prezzi delle auto in vendita. I ricavi per singola unità infatti sono scesi dell'11% rispetto ad un anno fa e pare non essere finita qui. Insomma, una trimestrale disastrosa che i mercati non si aspettavano assolutamente. Infatti il titolo sta facendo segnare un -4,5% in pre-market.
Tesla: la guidance
Il Ceo, Elon Musk, ha ovviamente commentato i dati e dettato la guidance. "Ci siamo scavati la fossa da soli", ha detto nel corso della conferenza parlando del nuovo Cybertruck e addebitando il calo degli utili in parte a questo aspetto.
Ha ribadito inoltre che bisogna "raffreddare le aspettative" e che Tesla potrebbe dover "affrontare sfide enormi" in futuro. Tutto ciò ha ovviamente scosso gli operatori e per questo il titolo ha incassato il colpo col forte sell-off avvenuto post conferenza. È stato inoltre già annunciato un ulteriore calo dei prezzi in futuro per mantenere alta la crescita delle vendite.
Analisi Tecnica
Il ribasso pre-market del 4,5% ha impattato notevolmente anche sulla struttura grafica del prezzo del titolo in borsa. L'area compresa tra 240 e 235$ era l'ultima zona di supporto su base giornaliera ed attualmente il titolo viene scambiato a 231$, un livello molto pericoloso. Se la candela giornaliera dovesse chiudere in questo modo e, ancor peggio al di sotto dei 227$, ci sarebbero alte probabilità di scenari ben più ribassisti per il titolo.
L'ultima zona da tenere monitorata come possibile supporto giornaliero è il livello dei 210$ di agosto. Per il momento, però, per un possibile riacquisto dobbiamo attendere un cambiamento dal punto di vista fondamentale che, dati alla mano, pare essere altamente improbabile.
Dal punto di vista settimanale monitoriamo la zona tra 200$-180$ che rappresenta l'ex resistenza di febbraio-marzo dalla quale potrebbe rientrare un po' di domanda sul titolo. Per il momento valutiamo degli short dai livelli attuali con target di ampio respiro per evitare la volatilità attesa nei prossimi giorni.
Livelli Operativi
- Ingresso: tra 240$-235$ (attendendo quindi un ritracciamento);
- Stop Loss: 256$;
- Target: 215$.