I tagli dei tassi in Norvegia non arriveranno così presto come si aspettava il mercato e la corona torna a riprezzarsi. Con mercati che sembravano già essersi posizionati nei giorni scorsi confidenti che la Norges Bank allungasse i tempi dell’easing, la Norvegia ha deciso di posticipare il taglio dei tassi di interesse. Ma la sorpresa è che la banca centrale di Oslo ha rimandato tutto al 2025 e ovviamente questo ha messo le ali alla NOK. Un segnale decisamente "hawkish".
Nonostante l’inflazione sia scesa al 4% e nei prossimi due mesi potrebbe addirittura limare al 3-3,5%, la Bank of Norway non può ignorare i tassi di crescita dei salari che continuano a essere superiori al 5% su base annua innescando un rischio di ripartenza dell’inflazione, rischio amplificato anche dalla debolezza della corona che importa automaticamente inflazione.
Corona che ovviamente subirebbe la pressione delle vendite anche solo in caso di ipotesi di taglio dei tassi di interesse e così la Banca centrale ha prontamente arginato il rischio con toni verbali che non lasciano grandi dubbi sulla volontà di impedire una situazione potenzialmente inflazionistica.
Con la previsione di prezzi al consumo sopra al 2% addirittura fino al 2027, le uniche motivazioni che si potrebbero trovare nel taglio del costo del denaro potrebbe essere un improvviso rallentamento economico. Alzato anche il tasso di interesse considerato neutrale a 2,5%-3%.
Il sondaggio regionale sullo stato dell’economia norvegese ha evidenziato una previsione di crescita attesa nel terzo trimestre dello 0,3%, con stime di maggiori investimenti e salari anche a causa della difficoltà delle imprese nel reperire le figure professionali più richieste dal mercato.
Forex: EUR/NOK, attenzione al possibile break ribassista
Con questo quadro di fondo EUR/NOK ha messo a segno un movimento favorevole che scongiura per ora una pericolosa rottura rialzista sopra quota 12, ma che addirittura potrebbe prospettare un break ribassista del cross che a quel punto creerebbe un nuovo scenario di cui tenere conto.
Per il momento il trading range può proseguire con la zona di supporto di area 11 NOK per EUR che fa da spartiacque a quella che potrebbe rivelarsi una fase decisamente più favorevole rispetto agli ultimi anni che hanno visto la corona protagonista di vendite piuttosto corpose.
Cosa potrebbe far scattare il segnale? Una BCE più "dovish" del previsto nei prossimi mesi, oppure una fiammata del prezzo del petrolio. Dai dati macro norvegesi difficilmente arriveranno segnali di ulteriore miglioramento che credo risultino già ampiamente incorporati nei prezzi. Per chi fa trading di breve qui potrebbe azzardare un long EUR/NOK con stop sotto 11,10.