Gli investitori si stanno lentamente allontanando dal dollaro USA. Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission (
CFTC),
la posizione netta dei fondi di investimento è ribassista per la prima volta da sei settimane. Stando ai numeri, la cifra ha raggiunto un livello di 5,36 miliardi di dollari al 21 maggio, rispetto a una posizione netta rialzista di 2,02 miliardi di dollari della settimana precedente. I dati trovano supporto nell'andamento del Dollar Index, attualmente a 104,63, lontano da un massimo di 106,38 della fine di aprile. Mentre il cambio EUR/USD è salito fino a 1,085 da 1,06 del mese scorso.
Dollaro USA: ecco perché sta perdendo di valore
Fino a poco tempo fa il dollaro USA aveva ritrovato una certa forza sull'aspettativa che la
Federal Reserve tardasse a tagliare i tassi di interesse quest'anno a causa del risveglio dell'inflazione e di un contesto macroeconomico in grande spolvero, soprattutto sul fronte del mercato del lavoro. Recentemente però si stanno avendo
segnali di raffreddamento dell'economia statunitense, con i dati mensili sull'inflazione che segnano un rallentamento per la prima volta in sei mesi e le vendite al dettaglio che sono rimaste stagnanti. Ciò ha cambiato la prospettiva del mercato, che ora vede un aumento di probabilità che la Fed decida di diventare anzitempo più accomodante.
Le prospettive
Gli investitori ora guardano ai dati sui consumi personali (PCE) di venerdì, che rappresentano uno dei parametri maggiormente seguiti dalla Banca centrale americana nelle decisioni di politica monetaria.
Secondo Carol Kong, strategist valutario presso la Commonwealth Bank of Australia, il posizionamento degli investitori nei confronti del dollaro USA "sarà volatile nel breve termine, a seconda dei dati economici statunitensi in arrivo". Tuttavia, l'esperto ritiene che "alla fine i mercati diventeranno più ribassisti sul dollaro USA quando diventerà chiaro che il
FOMC inizierà a tagliare i tassi".
Della stessa opinione è Rodrigo Catril, strategist senior dei cambi presso la National Australia Bank. "Il PCE di questa settimana sarà importante. Un numero debole o in linea con le attese manterrà vive le aspettative di taglio dei tassi della Fed quest'anno", ha affermato.
La scorsa settimana gli analisti di Bank of America hanno pubblicato le previsioni sul mercato valutario, evidenziando come il dollaro USA probabilmente si indebolirà nei confronti delle monete del G10. In particolare,
l'EUR/USD raggiungerà 1,12 entro la fine dell'anno, con un cambio di marcia nella seconda metà, sostengono di analisti di BofA. Attualmente la previsione media del consensus è per un cambio a 1,08.