La corona svedese sembra aver sciolto le riserve che la tenevano a ridosso dei suoi minimi storici contro euro e rompendo gli indugi formalizza un’inversione di tendenza che appare a questo punto abbastanza netta.
Poco più di un mese fa avevo scritto un articolo su EUR/SEK nel quale evidenziavo sì la persistenza del cross a ridosso dei massimi (Corona svedese: per ora niente svolta, minimi storici sempre vicini), ma anche qualche indizio che sembrava avvalorare l’idea di una reazione imminente. Ecco un estratto di quell’articolo:
“Gli ottimisti intravedono un potenziale triplo massimo all’orizzonte e questo potrebbe anche aiutare la strategia dei trader che vogliono tentare un ingresso a basso rischio naturalmente fissando un adeguato stop loss sulla resistenza incriminata. Sappiamo molto bene quale sarebbe l’obiettivo di breve periodo di uno short EUR/SEK, ovvero quell' 11,50 dove il cross in tutto il terzo trimestre dell’anno ha trovato una marea di compratori desiderosi di entrare lunghi di euro e corti di corona svedese. Molto più ambizioso sarebbe uno sfondamento di questo supporto che aprirebbe le porte ad una inversione di tendenza molto impattante in prospettiva bullish per la corona. A quel punto finalmente in grado di riallinearsi ai suoi valori medi di lungo periodo”.
Il supporto è stato violato con decisione formalizzando una figura di testa e spalla ribassista che apre prospettive molto interessanti per la corona.
Corona Svedese: la Banca centrale potrebbe risultare più "hawkish" della BCE
Possiamo individuare in zona 10,80 il primo potenziale punto di approdo per un cross che in un colpo solo ha abbattuto neck line e linea di tendenza rialzista che da fine 2021 guidava il bull market.
A fare la differenza indubbiamente un atteggiamento della Banca centrale svedese che a questo punto potrebbe risultare più "hawkish" rispetto a quello della BCE nel tentativo di abbattere un’inflazione più coriacea in territorio svedese. Ovviamente non mancano i punti oscuri. Come l’ultima release del Pil svedese del terzo trimestre in contrazione dello 0,3% e che diventa -1,4% su base annuale. Una recessione che pone più di qualche interrogativo sulla capacità della Riksbank di sostenere a lungo questa politica dei tassi.
Il mercato non prevede rialzi nel costo del denaro svedesi nei prossimi mesi, ma un persistere più a lungo di tassi di interesse al 4%. Il cosiddetto “rate path” della banca centrale di Stoccolma prevede infatti un primo taglio nel secondo trimestre 2025 periodo in cui la BCE dovrebbe, sempre secondo il mercato, aver già tagliato il costo del denaro di almeno 75 punti base.
Le prossime settimane saranno interessanti per capire le intenzioni dei mercati, ma certamente a questo punto un pull back sul precedente supporto (ora resistenza) di 11,50 sarà da prendere come occasione per aumentare l’esposizione short di EUR/SEK.