Nella giornata in cui l’America attendeva con molta curiosità il dato sull’inflazione del mese di giugno, la Banca centrale giapponese ha deciso di intervenire con vigore per tamponare l’emorragia in corso sullo yen. Una mossa che ha sorpreso gli operatori e che ha prodotto un immediato ritracciamento nel cambio USD/JPY di oltre quattro figure.
USD/JPY ormai aveva superato gli argini di area 160 fissati dalla BoJ (Bank of Japan) e che probabilmente a Tokyo avevano identificato come linea di demarcazione cruciale il cui superamento non sarebbe stato tollerato. E così è stato ed è scattato il maxi intervento.
Poche le informazioni ufficiali che sono emerse dopo la spike di prezzo, ma gli operatori hanno stimato in oltre 17 miliardi di euro la dimensione dell’intervento sul mercato forex, mossa che ha generato un guadagno immediato per lo yen di oltre 400 pips, poi seguito da un ulteriore assestamento di un paio di figure nelle sedute successive.
Le autorità giapponesi sono quindi state costrette ad intervenire sommando alla spesa di oltre 56 miliardi di euro già sostenuta in occasione degli interventi valutari primaverili un altro maxi pacchetto di preziose riserve in valuta estera messe sul mercato. Mercato che adesso si interroga se nei prossimi mesi ci sarà un ritorno sui minimi da parte dello yen.
L’inflazione giapponese intanto, dato cruciale per disegnare la futura strategia della BoJ, non ha offerto grandi sorprese. Il dato generale è risultato del 2,8% mentre quello core del 2.6%. A questo punto il meeting di fine luglio potrebbe fornire risposte interessanti proprio sulle prospettive dello yen legandolo alla prospettiva sui tassi.
Forex: EUR/JPY, correzione limitata
La rottura di area 159 potrebbe aver messo la parola fine alla fase più intensa della salita di USD/JPY, ma un ritorno deciso al di sopra di questo livello sancirebbe il fallimento dell’intervento BoJ. Sicuramente da seguire l’evoluzione del cambio su questo punto cruciale.
L’andamento del cross EUR/JPY sembra confermare che forse lo yen ha già espresso buona parte del suo potenziale. Finora strumento eccezionale di carry trade ma anche per sfruttare semplicemente il momentum bullish, questo cross è arrivato ad uno snodo critico di supporto fallendo per ora nel tentativo di invertire la tendenza.
L’intervento della BoJ ha ridotto gli eccessi rialzisti su EUR/JPY dopo che a inizio luglio il cross si era spinto il cross fino a 176. La correzione innescata dall’intervento della Banca centrale non è però andata oltre la media mobile a 50 giorni che da mesi delimita i confini del bull market ed è attualmente posizionata a 170. Proprio in queste ore è in corso l'attacco ai supporti, ma fino a quando il supporto stesso non sarà vinto nessun long yen appare giustificato.
Lo yen ha battuto un colpo grazie alla BoJ. Ora dovrà camminare sulle proprie gambe. Avrà la forza per farlo?