I trading range sono noiosi, ma sono anche incredibilmente profittevoli per chi sa sfruttarli durante la loro formazione. Che può essere una formazione di breve durata oppure di lunga durata. Quello che stiamo vedendo sul cambio USD/CHF è un trading range di lunga durata visto che, da oltre 10 anni, sta accompagnando dollaro americano e franco svizzero in una fase poco direzionale.
Fase che è caratterizzata da una parete inferiore a posizionata tra 0,87 e 0,88 e una superiore che troviamo a 1,04. Il livello attuale, grazie alla forza dello svizzero, coincide con la parte bassa di questo range già sollecitata a maggio e aprile. Rappresentando un’occasione per chi vuole cogliere il probabile rialzo di USD/CHF dei prossimi anni. Opportunità che troverebbe anche una sponda favorevole di carry.
Pur in salita, i tassi svizzeri rimangono decisamente più bassi di quelli americani rendendo il long USD/CHF una strategia confortevole anche sotto il profilo del differenziale di tassi. Se il trading range non cederà di schianto perdendo i supporti. Questo vorrebbe dire forza di franco probabilmente trainata da un differenziale di tassi reali (e non nominali) favorevole alla divisa elvetica. Vista la politica monetaria e la dinamica dell’inflazione la cosa non appare così improbabile.
USD/CHF: focus sulla media mobile a 200 giorni
L’inflazione svizzera di maggio è salita meno delle attese a 1,7% rispetto al 2,2% di maggio. Siamo al livello più basso da gennaio 2022 al di sotto del target 2% fissato dalla SNB. La Swiss National Bank ha alzato i tassi di 25 punti base a giugno segnalando nuovi rialzi del costo del denaro con le previsioni degli analisti che vedono nel livello del 2% il probabile punto di arrivo di questa politica monetaria.
Trasformando i tassi svizzeri reali in valori positivi, quindi più interessanti in prospettiva anche in vista di possibili rallentamenti economici globali. Dove cambierebbe la prospettiva di USD/CHF trasformando l’acquisto attuale sulla base inferiore del trading range una strategia sostenibile nel medio periodo da incrementare? La risposta sta nella media mobile a 200 giorni attualmente in transito a 0,92. Già a marzo capace di arginare il rialzo di USD/CHF, questo è lo spartiacque che accenderebbe definitivamente il segnale bullish.
Considerando il progressivo abbassamento della media individueremmo in 0,9150 il punto decisivo per chi vuole aumentare l’esposizione lunga di USD/CHF. Questa considerazione ci porta anche al cross EUR/CHF, molto interessante anche in questo caso qualora venissero violati certi livelli. Che non sono lontani. Tra 0,985 e 0,99 si gioca la partita con down trend line e media mobile che contengono da tempo il rialzo del cross.
Superare questi livelli imporrebbe una strategia short sul franco piuttosto decisa. Due rapporti di cambio che però indicano quali importanti livelli tecnici ha raggiunto il franco svizzero. Manca poco per segnalare nuove pressioni in vendita. Vedremo se nelle prossime settimane quel poco verrà colmato cambiando una tendenza ormai consolidata favorevole al CHF.