Per ridurre le emissioni di CO2, gli Stati Uniti provano a cambiare marcia nel processo di elettrificazione delle auto. L'Agenzia per la Protezione Ambientale (
EPA) ha proposto misure che mirano a un
abbattimento più aggressivo delle emissioni per i nuovi veicoli a partire dal 2027 e fino al 2032. In sostanza, l'Agenzia richiede che vi sia una riduzione media dell'inquinamento del 13% all'anno. Con questo modello, l'EPA stima un calo di oltre 9 miliardi di tonnellate di carbonio fino al 2055, corrispondenti a più del 100% delle emissioni totali negli Stati Uniti nel 2022.
Ragionando invece in termini economici, la proposta implicherebbe un costo al costruttore di 1.200 dollari per ogni veicolo entro il 2032, ma un risparmio ai proprietari delle auto di oltre 9.000 dollari in termini di costi di carburante, manutenzione e riparazione.
L'amministratore delegato dell'EPA, Michael Regan, ha dichiarato che "questi standard sono molto ambiziosi e in linea con il senso di urgenza che il Presidente e questa Amministrazione hanno nell'affrontare la crisi climatica". Tuttavia, non ha espresso opinioni circa una data da stabilire per vietare la vendita di nuovi veicoli a combustione. Questo è "uno standard basato sulle prestazioni e non un mandato per i veicoli elettrici", ha detto.
Auto elettriche: ecco quante ne saranno prodotte
La proposta dell'EPA è parecchio ambiziosa, perché implica che il 60% delle auto prodotte entro la fine del decennio siano elettriche. Questa percentuale dovrebbe salire al 67% entro il 2032. Per comprendere la portata di questo intervento basti considerare che negli Stati Uniti lo scorso anno è stato venduto appena il 5,8% di auto a batteria. L'agenzia stima che il 50% dei nuovi veicoli professionali, come autobus e camion della nettezza urbana, potrebbero essere elettrici entro il 2032, esattamente come il 35% dei nuovi trattori stradali per il trasporto merci a corto raggio e il 25% dei nuovi trattori per il trasporto merci a lungo raggio. Le regole per i veicoli medi dovrebbero ridurre le emissioni del 44% rispetto al 2026.
Nel 2021 il presidente degli Stati Uniti,
Joe Biden, aveva fissato l'obiettivo che, entro il 2030, almeno metà della produzione di auto doveva riguardare veicoli elettrici. Questo significa che
l'EPA si è spinta oltre, per quanto alcuni gruppi di ambientalisti abbiano espresso delle critiche, soprattutto in merito alle emissioni dei camion pesanti. "Le case automobilistiche da una parte promettono veicoli elettrici ma dall'altra consegnano per lo più le stesse vecchie auto che consumano un sacco di benzina e fanno pressioni per regole deboli e piene di scappatoie", ha affermato Dan Becker, direttore della Safe Climate Transport Campaign, che preferiva una proposta EPA più severa.
John Bozzella, amministratore delegato dell'Alliance for Automotive Innovation, esprime qualche perplessità in merito alla proposta dell'EPA. "Molte cose devono andare per il verso giusto perché questo cambiamento massiccio e senza precedenti nel nostro mercato automobilistico e nella nostra base industriale abbia successo. Fattori esterni al veicolo, come le infrastrutture di ricarica, le catene di approvvigionamento, la resilienza della rete, la disponibilità di carburanti a basso contenuto di carbonio e di minerali chiave, determineranno se gli standard EPA a questi livelli siano raggiungibili", ha affermato.