- Gli analisti si interrogando sulla ripresa e sull'autenticità del rally azionario degli ultimi mesi;
- Schroders propone il modello giapponese come carta vincente per affrontare la crisi e per il post Covid;
- Le aziende con un solida struttura finanziaria possono in questo momento evitare di prendere delle scelte difficili come licenziamenti e mancata distribuzione dei dividendi.
Come sarà il post Covid per i mercati finanziari? Una domanda che ogni operatore del settore non può fare a meno di porsi, cercando di divincolarsi tra tutta una serie di scenari su una ripresa più o meno lunga. Secondo la maggior parte degli analisti il mercato starebbe scontando in questo periodo una ripresa a V nel 2021, come dimostrano i rialzi importanti dai minimi azionari del mese di marzo, quando la pandemia era nel clou. Ma in verità, quanto di queste performance è stato dettato da una reale percezione del mercato sul futuro e quanto invece sia frutto delle politiche monetarie ultra espansive delle Banche Centrali? Probabilmente entrambe le cose si portano dietro un pezzo di verità e gli investitori ne sono consapevoli. A questo punto, fatta propria tale consapevolezza, come costruire il proprio portafoglio di investimento?
Il modello giapponese come riferimento nella costruzione del portafoglio d'investimento
Secondo gli analisti di Schroders la chiave del successo sta nella liquidità. Non solo come fattore di resilienza a una tempesta che ancora non è del tutto passata, ma anche per fare in modo che gli investitori siano attratti dal modello di investimento. Quest'ultimo non è nè più nè meno che quello adottato da parte delle società giapponesi, che hanno fatto della loro solidità finanziaria un vero cavallo di battaglia. Magari anche quando, secondo alcuni, non era necessario visto che il mercato galoppava dentro a un rally azionario che sembrava senza fine.
Se altrove la parola d'ordine quindi era propensione al rischio in Giappone, come riporta uno studio del Financial Times, le società quotate accumulavano liquidità e bond a scadenza breve sfruttando la bambagia monetaria della BoJ. Dai dati riportati dall'analisi si conta che 6.000 miliardi di dollari sono stati investiti in tali strumenti finanziari, che equivalgono al 130% del PIL nipponico.
Quali vantaggi offre la solidità finanziaria in questo periodo?
Gli esperti di Schroders considerano le aziende liquide le più attrattive per gli investitori per tutta una serie di ragioni che possono essere di seguito elencate:
- La pandemia tende a destabilizzare i bilanci e quindi a far ricorrere al taglio dei costi limitando gli investimenti. Una maggiore liquidità permette viceversa di investire sia nelle spese in conto capitale che in quelle di ricerca e sviluppo;
- Se ovunque si tagliano i dividendi e si licenzia il personale per far fronte alla crisi di liquidità, un'azienda che ha mantenuto una struttura finanziaria solida è in grado di pagare i dividendi per un periodo più lungo e di remunerare regolarmente i dipendenti;
- In molte circostanze le aziende per riprendersi dal colpo letale inferto dal Covid hanno bisogno di costruire alleanze e quindi di effettuare operazioni di M&A. È indubbio che dotarsi di maggiore liquidità favorisce l'attuazione di progetti di tale portata.